LAVORATORI IN NERO, CHIUSO AUTOLAVAGGIO

12 mila euro di multa e la sospensione immediata dell'attività come prevede il decreto legislativo 81 del 2008 che legifera in materia di sicurezza sul lavoro e contrasto al lavoro irregolare. E' la pena inflitta al gestore di un autolavaggio di Piancamuno dai carabinieri dell'ispettorato del lavoro di Brescia che, insieme ai militari della compagnia di Breno, nei giorni scorsi hanno effettuato una serie di controlli straordinari proprio in merito alla sicurezza sul lavoro e al lavoro sommerso, o in nero che dir si voglia. Nell'autolavaggio della bassa Valle Camonica i carabinieri dei nuclei speciali e quelli di Breno hanno riscontrato molteplici violazioni in materia di lavoro: la presenza di lavoratori – italiani e stranieri – irregolari, quindi che lavoravano senza contratto, in nero, ma anche violazioni sulla sicurezza e la tutela della salute nei luoghi di lavoro. Per il gestore, come detto, è scattata la multa di 12 mila euro e la sospensione dell'attività. I controlli continueranno per tutta la stagione e non solamente in Valle Camonica. D'estate, infatti, con l'arrivo dei turisti e con i lavori nelle campagna, sono pià frequenti le violazioni in merito all'impiego di lavoratori irregolari. Il settore del terziario e del turismo sono fra quelli dove si registrano le maggiori violazioni. Lo attesta anche una ricerca effettuata dall'ispettorato del lavoro di Brescia. Nel corso del 2022 in provincia di Brescia sono state effettuate 616 ispezioni e nel 75,14% delle aziende controllate sono state riscontrate illegolarità. Si tratta soprattutto di lavoro nero. Ma in Lombardia la nostra provincia è anche quella dove si riscontra il maggior numero di false compensazioni, vale a dire false dichiarazioni e utilizzo di fatture false per non pagare le tasse ed evadere il fisco.

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