SVELATI I MISTERI DELLA TOR DEI PAGA'
La campagna condotta nel progetto “Vione archeologica” nel sito della TOR DEI PAGA' sta sfatando miti e leggende, alla luce dei documenti storici e dei recenti ritrovamenti: la leggenda di Carlo Magno resta pura leggenda, mentre qui nel 1.200 si rifugiarono nobili del posto, probabilmente perseguitati dal Vescovo di Brescia, che intendeva proteggere diritti e proprietà sui luoghi, costruendo un castello e d una torre, su un sito del 5° secolo avanti Cristo destinato ad un'area area sacrificale, sotto le severe creste del Monte Bles, ben documentata dai recenti scavi, con fuochi rituali e resti che ne documentano la funzione. Giovanna Bellandi, archeologa libera professionista che collabora con il Comune di Vione e l'Università cattolica di Milano, coordina gli scavi con la collaborazione di studenti delle Università di Udine, Bologna, Padova.Il luogo, dunque, era frequentato da “non cristiani”, quindi “pagani” secondo la dizione medievale del 1.200, che vi effettuavano riti propiziatori, probabilmente per la fertilità dei pascoli o per la protezione delle montagna, dove venivano accesi fuochi votivi, ben noti in siti archeologici anche di altre parti della cerchia alpina. I recenti scavi si inseriscono nel progetto VioneLab che con Vione archeologica, dal 17 luglio al 10 agosto, sta mettendo punto fisso alle ricerche su un luogo storico del territorio, arrivando a conclusioni scientifiche ,storiche e antropologiche ben documentate.
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