30ENNE MUORE NELLA CONCA DEL BAITONE
Era un esperto, altrimenti non si sarebbe avventurato con un amico sul Campanile delle Granate sui monti tra Edolo e Sonico, una zona per arrampicatori di un certo livello a 3 mila metri di quota. Eppure, qualcosa è andato storto e Luca Capelli, mentre scendeva in corda doppia è precipitato nel vuoto per oltre 100 metri sotto gli occhi del compagno di scalata. Una caduta che non gli ha lasciato scampo. E' stato proprio l'amico a lanciare l'allarme cosciente che era successo qualcosa di irrimediabile. L'SOS è partito attorno alle 11.30 appena l'amico di Luca Capelli è riuscito ad avere campo. Sono intervenuti i volontari della V delegazione del Soccorso Alpino,Stazione di Edolo, il Sagf della Guardia di finanza e l’elisoccorso di Trento. Purtroppo ai sanitari non è rimasto altro da fare che constatare il decesso del 30enne. Luca Capelli abitava ad Almenno San Salvatore con i genitori e il fratello ed era un manutentore stradale. La montagna era la sua grande passione ed era un alpinista esperto perché altrimenti, come detto non avrebbe certo affrontato una delle guglie che svettano contro il cielo dell'alta Valle Camonica, sul massiccio del Baitone ad oltre 3 mila metri di quota. La tragedia si è consumata attorno ai 2 mila metri quando, appunto, Luca Capelli e l'amico stavano scendendo. Il 30enne bergamasco è solo l'ultima vittima di un'estate nera sulle montagne della Valle Camonica con numerose vittime – due solo l'8 agosto a poche ore di distanza l'una dall'altra. - e tantissimi interventi degli uomini del soccorso alpino. Tre gli interventi di solo nel pomeriggio di ieri. Oltre all'intervento di Edolo, i tecnici della stazione di Breno sono intervenuti anche in Valdaione per soccorrere un uomo caduto in moto. Sono partiti subito cinque tecnici reperibili al centro di Esine, saliti con la moto e con un mezzo fuoristrada. La centrale ha mandato sul posto anche l’elisoccorso di Brescia che dopo aver individuato il ferito lo ha imbarcato e trasferito alla poliambulanza di Brescia. Le sue condizioni sono serie ma non sarebbe in pericolo di vita. Le squadre stavano rientrando quando è arrivato il secondo allertamento, intorno alle ore 16:00. Un’escursionista aveva riportato una probabile frattura a una gamba mentre stava scendendo dalla zona del rifugio Titta Secchi, in direzione Bazena, in località Terre fredde. Per coincidenza, un tecnico del soccorso alpino si trovava a breve distanza e l’ha subito raggiunta. La centrale ha inviato l’elisoccorso di Bergamo di Areu, che ha trasportato l’infortunata in ospedale.
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