PESTE SUINA: “MENO CINGHIALI E PIÙ CONTROLLI”
Per arginare il rischio peste suina è necessario contenere il numero dei cinghiali cresciuto in maniera esponenziale, aumentare i controlli negli allevamenti con prelievi e analisi degli animali e della carne, limitare gli spostamenti degli animali e aiutare gli allevatori a migliorare la sicurezza dei loro allevamenti con recinzioni anti cinghiali. Sono le tre direzioni in cui la Regione con il Governo si sta muovendo per evitare il dilagare di un’infezione che è arrivata in Lombardia, nel pavese con quattro casi accertati. Con l’aiuto del Governo e dell’esercito, è stata aumentata l’attività di abbattimento e recupero dei cinghiali, che viene effettuata in collaborazione con il mondo venatorio, delle polizie provinciali e mediante ditte specializzate, sono inoltre stati stanziati dalla Regione 2,2 milioni di euro per micro, piccole e medie imprese che allevano suini per l’acquisto di recinzioni ‘anti-cinghiali’. Ma è soprattutto attraverso più controlli negli allevamenti che si combatte la possibile diffusione del virus attraverso animali, persone, mezzi di trasporto, lettiera, in allevamenti e macelli.
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