L’ARMA TRA LA GENTE

Il carabiniere non aspetta in caserma che qualcuno vada a presentare denuncia, non solo. Il carabiniere che onora l’Arma e la sua missione, esce dalla caserma per incontrare la gente e fornire soprattutto ai più fragili, gli strumenti per difendersi dai reati, come ad esempio le truffe agli anziani e prevenirli. Ed è così che la divisa diventa non solo un simbolo di autorità ma anche e soprattutto di aiuto e di vicinanza e l’arma entra nelle scuole, nei centri anziani, nei luoghi di ritrovo, nelle chiese ad esempio. E’ successo domenica 19 novembre a Darfo Baorio Terme in occasione delle celebrazioni dei 40 anni dell’Associazione Emigranti Camuni, che hanno richiamato nella chiesa della Madonna degli Alpini di Boario centinaia di persone. L’occasione per il comandante della stazione dei carabinieri di Darfo Boario Terme Alfonso Gauriglia, per sensibilizzare i presenti su un fenomeno particolarmente odioso, perché si approfitta della buona fede delle persone anziane, e che si registra nella cittadina termale come altrove: persone che avvicinano, spesso al telefono gli anziani, spacciandosi per tecnici del gas, dell’elettricità, per fare firmare contratti truffa, oppure addirittura spacciandosi per carabinieri e avvocati, dicendo all’anziano che il nipote o il parente più vicino è stato arrestato, o ha fatto un incidente, o si trova nei guai, e che serve il pagamento di caparre o cauzioni. Il truffatore inoltre spesso avvicina gli anziani anche fisicamente, si dimostra una persona gentile nei loro confronti, li aiuta nel portare la spesa o la borsa, conquista la loro fiducia. Le vittime sono persone fragili ma anche semplicemente di buona fede, hanno anche 65, 70 anni, e una volta compreso il raggiro si vergognano di confessarlo persino ai parenti più stretti. Per questo i comandanti di stazione svolgono un ruolo importante, come succede a Darfo Boario Terme, nel coinvolgere nella prevenzione anche istituti di credito e uffici postali, sensibilizzati a loro volta dall’arma dei carabinieri e in particolare dal comandante Guariglia, a riconoscere prelievi di denaro ingenti da parte di persone anziane che possono essere cadute in una truffa. In questo senso si traduce la vicinanza dell’arma alla popolazione e anche nell’invito che il comandante ha rivolto ai presenti in chiesa domenica scorsa, a non temere di fermare un carabiniere in divisa per una chiacchiera, un consiglio, un caffè. Tant’è che durante il pranzo conviviale che è seguito alla Santa Messa, in molti hanno avvicinato il comandante per chiedere consigli e informazioni. Nell’80% dei casi, i problemi rivolgendosi all’arma si risolvono e l’invito è rivolto anche ai giovani, perché sappiano riconoscere e denunciare fenomeni di violenza, di bullismo, di stalking, e di nuovo ai nonni perché spesso sono le persone insieme ai genitori, più vicine ai ragazzi e possono riconoscere segnali di allarme in merito all’uso di alcol o droghe.

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