L’OMBRA DELLA MAFIA SU RIFIUTI E CEMENTO

Rispetto allo scorso anno la Lombardia sale di una posizione, diventando la sesta regione italiana e la prima del Nord Italia per numero di notizie di reato contro l’ambiente (2.241 in totale). Su base nazionale il quarto posto della Lombardia nel settore dei rifiuti supera il posizionamento della Calabria, destando particolare allarme. La Lombardia è la regione in cui si sono svolte più del 10% delle inchieste per il delitto di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti nonché quella complessivamente interessata da un quarto dei procedimenti penali avviati in Italia per questo reato negli ultimi 20 anni. In sintonia con i dati raccolti ed elaborati su scala nazionale dall’Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente, anche in Lombardia nel corso dell’ultimo anno si è registrato un aumento significativo delle notizie di reato e del numero di sequestri relativi al ciclo illegale del cemento (illeciti nell’ambito delle cave, reati urbanistici, movimentazione terra, fino alle imprese edilizie). Si tratta di un incremento di oltre il 20% che è difficile non mettere in relazione con l’arrivo dei fondi previsti dal PNRR, che hanno visto l’apertura di numerosi cantieri. “A fronte di questo straordinario dispiegamento di risorse economiche e la conseguente apertura di centinaia di nuovi cantieri in tutta la regione, cui si aggiungono le opere in via di realizzazione per Milano Cortina 2026, non ci risulta siano state adottate misure altrettanto eccezionali per prevenire e contrastare attività e infiltrazioni criminali,” ha commentato Barbara Meggetto, Presidente di Legambiente Lombardia. “Dal nostro dossier emerge come sia prioritario investire per incrementare il sistema regionale dei controlli ambientali, mettendo a sistema quanto è stato fatto negli anni scorsi come strumento ordinario di prevenzione, soprattutto in alcune province, per contrastare gli incendi di depositi e impianti di rifiuti”. Si registra un significativo balzo in avanti della Lombardia anche nella classifica tra regioni italiane per i reati contro la fauna: la regione sale infatti dall’undicesimo al sesto posto, con 451 notizie di reato (+ 26% rispetto all’anno precedente) e 342 sequestri (+ 37%), svolto da forze dell’ordine, Capitanerie di porto, enti di controllo e magistratura. E dovrebbero sollecitare risposte coerenti ed efficaci da parte di chi ha responsabilità politiche e istituzionali. Accade purtroppo spesso il contrario: deregulation, come quelle inserite nel nuovo Codice degli appalti, invece di semplificazioni; condoni edilizi più o meno mascherati, invece di ruspe. 

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