PRIMA PER ECOREATI
E' la prima regione del nord e la settima in Italia per reati ambientali. La Lombardia continua ad essere uno dei territori in cui l’illegalità ambientale si dimostra più pervasiva e diffusa:risulta quarta su scala nazionale per reati contro la fauna (cattura di fauna selvatica protetta e traffico illegale di animali d’affezione) e la prima regione del nord per numero di reati nel ciclo illegale dei rifiuti con 535 delitti. Nella nostra regione si sono svolte nell’ultimo anno 12 delle 100 inchieste per corruzione e reati contro la pubblica amministrazione nel settore ambientale, con 110 persone arrestate che portano la Lombardia al terzo posto della classifica nazionale della corruzione ambientale. È il quadro che emerge nel dossier “Ecomafia: i dati e i numeri dell’illegalità ambientale e delle ecomafie in Lombardia” presentato a Milano in questi giorni. "Sempre più spesso la corruzione e i reati contro la pubblica amministrazione in generale – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – sono il mezzo con cui si apre la strada alle condotte criminali che danneggiano o mettono a rischio l'ambiente per realizzare guadagni illegali". Negli ultimi anni la Lombardia è stata definita “Terra dei Fuochi del Nord”. Infatti sono in costante aumento i roghi appiccati agli impianti di trattamento e ai depositi, autorizzati e non, come tecnica di smaltimento e soprattutto occultamento di azioni illecite contro l’ambiente. Ma continuano ad essere utilizzati gli stratagemmi tradizionali degli “eco-criminali”. I materiali da smaltire, che possono anche essere polveri pericolose per la salute come resti di amianto e sostanze chimiche, vengono nascosti: prima si realizza la cava, poi la si riempie di rifiuti e successivamente si copre tutto costruendo opere pubbliche, centri commerciali, in alcuni casi strade, ponti, zone industriali e anche complessi residenziali. È proprio così che in Lombardia, e non solo, il ciclo illegale dei rifiuti si è intrecciato, soprattutto negli anni scorsi, con il ciclo illegale del cemento: sono numerosi i casi in cui le organizzazioni criminali ed in particolare la ‘ndrangheta, si sono servite per lo smaltimento di cantieri in cui lavoravano aziende compiacenti o colluse e così, ad esempio, in alcuni casi i rifiuti vengono utilizzati al posto degli inerti nelle costruzioni. Oppure i rifiuti vengono bruciati, per mascherare reati: in Lombardia nel 2015 si sono sviluppati 6 incendi in impianti di trattamento e stoccaggio di rifiuti, nel 2016 3 roghi, 15 nel 2017 e 16 nel 2018.
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