INVITO ALLE DONNE A PARLARE
Michela Murgia diceva: tra tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora la più sovversiva. A questa affermazione si ispira anche lo spettacolo di musica e parole voluto dalla CGIL e dello SPI Valle Camonica Sebino e Brescia e realizzato dal Silence Teatro di Lovere, un modo diverso e coinvolgente anche dal punto di vista emotivo e culturale per per denunciare come la violenza contro le donne resti una delle forme più gravi di violazione dei diritti umani. Dopo gli spettacoli di Brescia, Provaglio d'Iseo e Rogno, lo spettacolo è andato in scena anche a Niardo, il paese dove il 28 aprile 2015 è andato in scena il femminicidio di Gloria Trematerra, insegnante 54enne del liceo Golgi di Breno uccisa a coltellate dal marito Tullio Lanfranchi nella loro casa dove era tornata a prendere qualche effetto personale dopo che si era trasferita in una casa protetta. La figlia, miracolosamente, era riuscita a sfuggire alla furia del padre e a dare l'allarme ma quando in posto sono arrivati sanitari e carabinieri per Gloria era già troppo tardi. Come per Giulia, Meena, Vincenza. Sono più di cento le donne uccise dagli ex mariti o dai compagni nel 2023. Una mattanza. A raccogliere la sfida della CGIL il Silence Teatro che ha prodotto e messo in scena lo spettacolo "(R)esistenze" , una delle iniziative della CGIL che, insieme alle altre organizzazioni sindacali, ha promosso un protocollo sottoscritto con le organizzazioni datoriali per sensibilizzare lavoratori e lavoratrici sul tema ma anche per concordate percorso di reinserimento lavorativo per le vittime di violenza. I femminicidi, infatti, sono la punta dell'iberg di una società malata e che discrimina. Alle serate hanno partecipato anche le operatrici dei Centro antiviolenza di Darfo e Cedegolo.
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