ILARIA TORNA A CASA

Verrà restituita alla famiglia nelle prossime ore la salma di Ilaria Ziliani la 46enne vittima dell'incidente stradale provocato sabato sera da un 44enne di Darfo che guidava un SUV Q5 con un tasso alcolemico quasi tre volte il consentito. Le analisi effettuate in ospedale a Sondalo dove l'uomo è stato trasferito dopo l'incidente, hanno rilevato un tasso di 1,30: il massimo consentito è 0,50. I carabinieri della compagnia di Breno lo hanno denunciato per omicidio stradale. Ora sono in attesa degli esami tossicologici che richiedono più tempo. Nel frattempo l'uomo resta in ospedale; quando verrà dimesso sarà sentito dai militari dell'Arma a cui fornirà la sua versione dei fatti. Intanto si è in attesa anche delle decisioni della magistratura in merito alla sua posizione. Le sue condizioni di salute non destano preoccupazione come quelle del compagno della vittima il 50enne di origini milanesi residente con la donna a Capo di Ponte che nelle scorse ore è stato trasferito all'ospedale civile di Brescia. I carabinieri della compagnia di Breno, e quelli di Edolo, intervenuti sabato sera per i rilievi di legge, proseguono il loro lavoro, ma ci sono pochi dubbi sulla dinamica del sinistro che sarebbe stata confermata anche da numerosi testimoni, altri automobilisti in transito in quella sera di traffico infernale che hanno assistito alla drammatica scena. Il 44enne arriva dall'alta Valle, a bordo del suo suv Audi Q5, sfreccia a tutta velocità: arrivato all'altezza della rotonda di Malonno tira dritto sul rondò. In quel momento dalla zona industriale arriva l'utilitaria dove viaggia la coppia di Capo di Ponte, il suv gli piomba addosso prima di finire la sua folle corsa capottandosi sul guard rail. Ilaria muore sul colpo. Il suo compagno, alla guida della Y10, miracolosamente riporta ferite importanti ma non è in pericolo di vita, lo stesso il 44enne di Darfo sul quale ora però grava una pesante accusa: omicidio stradale.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori