MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA, PATTEGGIA A 10 MESI

Arrestato il giorno di Natale per resistenza a pubblico ufficiale. A farne le spese un bengalese di 46 anni, protagonista di una lite con la moglie nella loro abitazione di Azzano San Paolo. E’ stato il figlio maggiore ad allertare le forze dell’ordine. L’uomo, in evidente stato di ubriachezza, iniziava ad insultarli, reagendo con il lancio di un petardo, per poi finire in manette. Nella mattinata di martedi 26 dicembre è comparso in tribunale per il processo per direttissima: davanti al giudice Patrizia Ingrascì, ha ammesso di aver bevuto e di aver litigato con la moglie, negando però gli insulti ai carabinieri. In quanto al petardo il 46enne ha raccontato di averlo acceso ma non lanciato, bensì tenuto semplicemente in mano. Al termine del dibattimento l’imputato patteggiava a 10 mesi per resistenza a pubblico ufficiale, aggravata dall’ubriachezza abituale, pena che dovrà scontare, per via di alcuni fatti riferiti a sette anni fa, quando venne condannato per maltrattamenti alla moglie, mentre più di recente gli era stata ritirata la patente per essere stato trovato alla guida, in preda ai fumi dell’alcol. Dunque il senegalese, come dicevamo, padre di tre figli di 25, 17 e 6 anni, regolarmente in Italia dal 2005, non era nuovo a situazioni di violenza domestica, sempre dettate dal frequente consumo di sostanze alcoliche.

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