DON GIORGIO MORTO SOFFOCATO DAL FUMO?
Agli inquirenti parrebbero essere decisamente più chiare le cause della morte di Don Giorgio Tironi 77 anni, trovato senza vita, venerdi scorso, riverso a terra sul pavimento del bagno della sua abitazione a Ponte San Pietro, senza evidenti segni di violenza, il che escluderebbe il coinvolgimento di altre persone su quanto accaduto. Ad avvalorare l’ipotesi, una coperta bruciacchiata, che avrebbe preso fuoco a causa di un cortocircuito, sprigionando il fumo che ha riempito la stanza, tant’è che alcuni segni di bruciato sono visibili anche all’esterno di una finestra del primo piano. Quando don Giorgio si è svegliato, probabilmente ne aveva già respirato molto. Prima di accasciarsi, sarebbe comunque riuscito a raggiungere il bagno per aprire la finestra nel tentativo di cambiare aria, aprendo anche l’acqua del rubinetto per cercare di sedare il principio d’incendio. Per avere conferma della ricostruzione fatta bisognerà però attendere l’esito dell’autopsia prevista per oggi. Don Giorgio, imprenditore in passato, era stato titolare di un’azienda di spugne nell’Isola, prima della sopraggiunta vocazione tardiva. “All’apparenza poteva sembrare burbero, racconta chi l’ha conosciuto, ma se qualcuno bussava alla sua porta per un aiuto, lui gli portava del cibo e anche del denaro. Era tanto generoso, a volte troppo e c’era chi se ne approfittava continuamente. Addirittura chi ricevuto il denaro, finiva per sperperarlo al gioco d’azzardo”. Don Giorgio, collaboratore pastorale alle parrocchie di Ponte Centro e Villaggio Santa Maria, per 25 anni era stato anche parroco della frazione di Zogno, che lui considerava “la sua oasi felice”.
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