ALLA SCOPERTA DELLA “LOVERE ROMANA”

Il ruolo di Lovere in età Romana (quando il territorio gravitava sulla Valle Camonica), illustrato attraverso alcuni corredi provenienti dalla necropoli rinvenuta in località Valvendra lungo le attuali vie Martinoli e Gobetti, fino allo scavo sistematico della Necropoli. E’ questo ciò che sarà possibile scoprire attraverso la mostra “Lovere romana. Dal tesoro alla Necropoli” che sarà allestita all’Atelier Tadini fino al prossimo 2 giugno. Una mostra voluta dall’ex sindaco Giovanni Guizzetti che, con il Comune di Lovere e la collaborazione della Soprintendenza e della Fondazione Accademia di belle arti Tadini di Lovere, diviene ora l’occasione per riportare temporaneamente a Lovere alcuni dei materiali provenienti dalle sepolture messe in luce nel 1907 dalle quali proviene anche il cosiddetto “tesoro di Lovere” con preziosi oggetti in oro e argento e altri oggetti oggi esposti al Museo Archeologico di Milano. Tra i corredi esposti, simbolo della mostra la Lunula, il pendente a forma di luna crescente molto diffuso nella Roma antica. Altri appuntamenti faranno da cornice alla mostra. Sabato 16 marzo alle ore 15 nella sala degli Affreschi dell’Accademia Tadini verrà presentato il volume “La necropoli di età romana di Lovere: una comunità sulle sponde del Sebino” a cura di Maria Fortunati; infine sabato 6 aprile nella stessa sala si svolgerà la giornata di studi “E dell’oscura morte al passo andare” organizzata dalla rete PAD.

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