INTORNO A MINERVA PER LA PACE
Il santuario di Minerva di Breno, simbolo di integrazione per la presenza di un altare protostorico che ha convissuto per 100 anni con i riti dei nuovi arrivati, i romani che non furono visti come invasori ma che si amalgamarono gradualmente con le gens camunnorum che popolavano la Valle Camonica sin dalla preistoria, ha dato vita, grazie a Carlo Cominelli presidente della Cooperativa K-Pax e a Serena Solano, della soprintendenza archeologica, ad un progetto dal titolo "Intorno a Minerva" con lo scopo di creare un contatto culturale fra mondo antico e contemporaneità e coniugare le buone pratiche di integrazione di ieri con quelle di oggi. Nell'ambito di questo progetto questo sabato 13 aprile, in occasione della scopertura dell'altare protostorico che dà il via all'apertura del parco, il parco archeologico della Minerva ha ospitato un incontro interreligioso per affrontare l'attuale e difficoltoso tema della pace. Ai lavori per riportare in luce l'altare protostorico hanno contribuito anche i giovani richiedenti asilo ospitati da K-pax e in occasione della riapertura del parco questo sabato erano presenti i rappresentanti delle diversi fede religiose presenti sul territorio della Valle Camonica: dai frati cappuccini e le clarisse di Lovere alle Suore Dorotee di Annunciata Cocchetti di Cemmo; della comunità islamica della moschea di Rogno alla comunità cristiano ortodossa che si riunisce a Breno alla Presbyterian Church of Italy di Brescia. L’incontro è stato organizzato con l’appoggio e la partecipazione delle Parrocchie di Breno, Cividate Camuno e Malegno, con il sostegno della comunità montana e della Croce Rossa. Dopo lo scoprimento dell'altare ognuno ha portato il suo messaggio di pace e poi ognuno dei presenti ha raccolto dell'acqua per annaffiare simbolicamente l'ulivo della pace piantato per l'occasione.
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