DRAMMA DELLA POVERTÀ, MUORE NEL CASSONETTO

La macabra scoperta di un addetto della piazzola ecologica di Canonica d’Adda ha portato a conoscenza un dramma della povertà. Il rinvenimento del corpo esanime in un cassonetto per la raccolta dei vestiti usati. Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di Dalmine per riuscire ad estrarlo. Si tratterebbe di un romeno di 23 anni, residente a Fara d’Adda. Il medico del 118 non ha potuto che constatarne la morte, avvenuta probabilmente diverse ore prima per asfissia da schiacciamento del diaframma. E’ stato grazie ai filmati delle telecamere poste fuori e dentro l’ecostazione, che i carabinieri hanno potuto ricostruire quello che è accaduto la notte precedente: nei video si vede il ragazzo, trovato senza documenti in tasca, scavalcare la recinzione per poi incamminarsi verso il cassonetto quasi sei ore prima rispetto al rinvenimento. Il giovane non deve essere morto subito e questo rende ancora più agghiacciante il dramma. Una morte orribile, dunque, al culmine di una lenta e inascoltata agonia. il giovane non era schedato né mai fotosegnalato e non aveva precedenti. Il drammatico fatto richiama alla mente un dramma che si era consumato quattro anni fa, nel 2020, sempre a maggio, martedì 19, a Boltiere, a quattro chilometri di distanza da Canonica: la dinamica era stata del tutto identica e a perdere la vita era stato un bambino di soli 10 anni. In quel caso il cassonetto si trovava sulla strada principale del paese. Il piccolo approfittando dei primi momenti di libertà dopo le restrizioni e i lockdown della prima ondata della pandemia da Covid-19, si era arrampicato fino all’imbocco, proprio come il giovane romeno a Canonica, probabilmente per prelevare qualche abito, ma era rimasto bloccato nell’ingranaggio dello sportello.

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