SHARON UCCISA CON 4 COLTELLATE
Tre fendenti alla schiena in rapida sequenza, Sharon Verzeni si volta e l’assassino le infligge una quarta coltellata. L’assenza di tagli sulle braccia lascia presagire che la giovane non abbia avuto il tempo di reagire al suo aggressore, che si da alla fuga, mentre la vittima riesce a chiamare il 112 e a fatica chiedere aiuto, prima di accasciarsi a terra e cessare di vivere una volta giunta in ospedale. Dall’esame svolto dal medico legale emerge violenza e volontà di uccidere, mentre altre informazioni utili potrebbero arrivare dall’analisi degli abiti della vittima e dai campioni biologici inviati al Ris, per la ricerca del Dna. Intenso il lavoro svolto a Terno d’Isola in queste ore dai carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo e della compagnia di Zogno, coordinati dal pm Emanuele Marchisio, impegnati nella raccolta e visione dei filmati delle telecamere posizionate in paese e nei comuni del circondario. E’ pur vero che gli inquirenti pare stiano lavorando su spunti concreti e la riservatezza di queste ore lascia presagire la volontà di proteggere questa fase delicata d’indagine. Sotto esame anche la segnalazione fatta riguardo ad un quarantenne di nazionalità straniera, pregiudicato, conosciuto nella zona dell’Isola per essere un attaccabrighe e per la sua vita di espedienti. Fin qui nulla di particolare, se non fosse che l’uomo, domiciliato nel comune di Capriate San Gervasio, martedì mattina intorno a mezzogiorno è stato notato da alcuni passanti camminare nervosamente in via Castegnate a Terno. Resta da chiarire cosa ci facesse. Alla domanda dovrà rispondere una volta trovato, essendo senza fissa dimora. Il pubblico ministero Emanuele Marchisio ha rilasciato il nulla osta alla sepoltura e la salma di Sharon è stata restituita ai genitori per i funerali.
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