DELITTO VERZENI, SIGILLI A UN GARAGE

Posti i sigilli a un garage situato al civico 29 di via Castegnate a Terno d’Isola, più o meno ad una trentina di metri dal punto esatto dove una settimana fa è stata uccisa con tre coltellate alla schiena e una al petto Sharon Verzeni. Tra le ipotesi al vaglio dei carabinieri del nucleo investigativo di Bergamo ci sarebbe quella che il locale sia stato utilizzato come dormitorio da qualche balordo che bivacca in paese. Sarà compito degli uomini del Ris, passare al setaccio, del locale e dell’abitazione al primo piano di via Merelli 28, dove la 33enne viveva con il compagno Sergio Ruocco, alla ricerca di indizi utili all’indagine. L’analisi dei filmati registrati dalle telecamere presenti in zona, hanno consentito di accertare che Terno d’Isola non era deserto mentre Sharon camminava, tra mezzanotte e dieci minuti all’una. Lungo il suo percorso, senza averla per forza incrociata, sono circolate più di dieci persone tra chi era a piedi, chi in bicicletta o in auto. I carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo e i colleghi della compagnia di Zogno ne hanno già individuate alcune, che potrebbero essere preziosi testimoni. Continuano anche le ricerche il 40enne pregiudicato domiciliato a Capriate San Gervasio che è stato notato camminare nervosamente in via Castegnate martedì mattina, poche ore dopo il delitto. Da capire se in qualche modo possa essere collegato a quanto successo. “La forza per andare avanti, ha commentato Bruno Verzeni, papà della vittima, ci arriva dalle fede e da nostra figlia. E’ un dolore grande, con un mare di lacrime, ma non provo alcun sentimento di rabbia o vendetta”.

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