IL RICORDO DEL 18 ALPINI MORTI AL GAVIA
Era la mattina del 20 luglio 1954 quando un camion militare con a bordo 21 alpini, in transito da Santa Caterina Valfurva a Ponte di Legno, arrivando alle rocce nere della vecchia strada sterrata del Gavia uscì di strada e finì nel burrone sottostante. Il volo di oltre 200 metri del pesante automezzo nella ripida scarpata provocò 18 morti, tutti giovai alpini di leva. SI salvarono miracolosamente in 3 che portarono per tutta la vita il peso di quel dramma. Questo 20 luglio in molti, Alpini, alpinisti e famigliari, sono tornati alle rocce nere per ricordare quei caduti in una cerimonia semplice, suggestiva e ricca di commozione. Quell'alpino ricordato da Luigi Colturi, capogruppo degli alpini di Valdidentro, era Italo Dalaidi di S. Colombano in Valtrompia che fu, per anni, geloso custode di questa tragedia, ricordata anche nella chiesetta del Passo del Maniva dove Italo saliva ogni domenica a porre fiori alla targa che ricordava i suoi compagni di naja morti nella tragedia. La cerimonia alle rocce nere ha rinnovato il forte legame tra gli Alpini e la loro storia, le tradizioni, i ricordi e gli affetti che non svaniscono nel tempo e si rafforzano grazie al presidio della memoria.
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