DUE MORTI IN MONTAGNA

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La montagna si è portata via ancora due giovani vite questo venerdì 9 agosto. La prima vittima è la 26enne comasca, Giulia Vanossi, precipitata lungo la via di arrampicata Federico Giovanni Kurtz, (una delle più difficili e adatta solo a scalatori esperti) che risale il gemello settentrionale del Tredenus nella zona del Pizzo Badile Camuno in territorio del comune di Cimbergo. La giovane era partita in mattinata con due amici di cordata, insieme avevano raggiunto il bivacco Cai Macherio e poi raggiunto la base della via di arrampicata. Sembrava tutto perfetto, la giovane (esperta scalatrice) aveva quasi completato la salita, quando qualcosa è andato storto. E’ ancora da chiarire se la 26enne abbia perso la presa o se qualche componente dell’attrezzatura abbia ceduto. Quel che è certo è che la giovane è precipitata nel vuoto con un volo di 350 metri che non le ha lasciato scampo. A lanciare l’allarme i compagni che erano con lei. Sul posto sono giunte le squadre del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e della V delegazione bresciana del Soccorso Alpino con l’appoggio dell’elisoccorso di Verona. Il recupero della salma è stato difficoltoso anche a causa del maltempo. I tecnici hanno infatti raggiunto a piedi le malghe del Volano dove poi è stata allestita la base di coordinamento dei soccorsi. Il corpo di Giulia è stato ricomposto in ospedale a Esine, il magistrato ha poi rilasciato il nullaosta per restituire la salma ai famigliari. Quello di venerdì non è il primo incidente nei pressi del bivacco Macherio, quattro mesi fa, nella zona ha perso la vita anche il 60enne camuno Walter Bassi, maratoneta e presidente dell’associazione Corrintime. Una seconda tragedia ha colpito nuovamente il mondo del base jumping. A 72 ore dallo schianto sul Piz de Lech che ha ucciso il 36enne brenese Raian Kamel, un’altra persona ha perso la vita lanciandosi con la tuta alare. Si tratta del bresciano Ludovico Vaoni, originario di Montichiari, ma residente a Madonna di Campiglio, che si è schiantato contro le rocce al castello delle Nevere, una cima di 2600 metri che si erge alle spalle della Moiazza. Il 41enne era un esperto di quello sport estremo, ma qualcosa durante la discesa a tutta velocità è andato storto. Avrebbe dovuto planare fino alla Capanna Trieste, ma è scomparso nel nulla. Ad allertare i soccorsi gli amici che erano con lui. Purtroppo le ricerche si sono concluse nel peggiore dei modi, il 41enne è stato trovato al suolo privo di vita.

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