TANTO LAVORO PER IL 112
Annegamenti, incidenti mortali su strada, in montagna e sul lavoro. Non c'è pace in questa calda estate. In provincia di Brescia dal primo agosto ad oggi si sono contate sei vittime della strada (38 i morti da inizio anno) e numerosi feriti, anche in gravi condizioni, un morto sul lavoro e due feriti gravi, un tragico incidente in montagna. Una vittima sulle strade della bergamasca, e un infortunio mortale in montagna. Dall'inizio dell'estate ad oggi si sono registrati anche numerosi annegamenti, nei laghi della provincia di Brescia, nel Sebino e nei fiumi bergamaschi. E la cronaca non si ferma neppure a ferragosto. Proprio in queste ore sono rimasti feriti gravemente mentre lavoravano sul tetto di un'azienda a Gratacasolo due operai. Nello stesso giorno un via vai di ambulanze ha soccorso escursionisti in montagna, vittime di incidenti stradali per fortuna senza gravi conseguenze, un 22enne che si è tuffato nel Dezzo e ha rischiato di annegare. In questi giorni di calura, infatti, le fresche acque del torrente che scende dalla Valle di Scalve verso la Valle Camonica è scelto dai giovani della zona per bagni rinfrescanti. Questo martedì il ragazzo che si è tuffato ha rischiato grosso. L'acqua non troppo profonda infatti lo ha probabilmente fatto impattare contro qualche sasso. Le amiche che erano con lui vistolo in difficoltà hanno allertato i soccorsi e in posto sono arrivati i vigili del fuoco e l'elisoccorso da Bergamo che lo ha recuperato e lo ha trasferito in codice giallo all'ospedale Papa Giovanni. Non è andata altrettanto bene a parecchi bagnanti vittime dei fiumi della bergamasca e dal lago di Garda: A Riva lunedì pomeriggio ha perso la vita un indiano che si è tuffato per salvare un bambino. Su questa stessa spiaggia persero la vita qualche settimana fa madre e figlio. E alla luce dell'ennesima tragedia l'amministrazione comunale ha deciso di chiudere questo tratto di spiaggia. Anche nella giornata della vigilia di ferragosto sono stati numerosi gli interventi di soccorritori, vigili del fuoco e forze dell'ordine per incidenti stradali per fortuna di poco conto, infortuni in montagna, malori. Alle 23 di martedì notte si è concluso un intervento del soccorso alpino camuno per soccorrere un'escursionista di Novellara (RE) del 1971, infortunatasi lungo il sentiero del Matarot nel gruppo dell'Adamello, a una quota di circa 2000 m.s.l.m.. La donna, scivolando sul sentiero, si è procurata un sospetto trauma di bacino. Poiché quella zona non ha copertura telefonica, il compagno di escursione è sceso fino al rifugio Adamello Collini al Bedole in Val Genova per chiedere aiuto. L'allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 è stato lanciato poco dopo le 20. Gli operatori che hanno raggiunto la donna l'hanno stabilizzata in attesa dell'arrivo dell'elisoccorso. Due interventi martedì 13 agosto 2024 anche per la Stazione di valle Brembana del Soccorso alpino, VI Delegazione Orobica. Il primo alle ore 11:20, nel comune di Piazzatorre per l’infortunio di un uomo di 72 anni. Il secondo intervento, poco prima delle 13:00, mentre il primo intervento era ancora in corso per una donna infortunata in zona monte Avaro.
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