SI ALLUNGA LA SCIA DI INCIDENTI MORTALI
Ancora vittime sul luogo di lavoro. L’ennesimo incidente mortale si è verificato questo sabato mattina intorno alle 8,30 nella zona industriale di Darfo Boario Terme, all’interno dell’azienda Damioli Carpenteria in via dell’Industria. A perdere la vita Riccardo Gozzi 49enne originario di Cevo. Stando alle prime informazioni il dipendente, con un ruolo da capo squadra nell’azienda, stava svolgendo alcune operazioni per sistemare e pulire il sottotetto del capannone (tra due settimane era prevista la festa dei 50 anni dell’azienda), era salito all’interno del cestello della cesta gru, quando improvvisamente per cause ancora da accertare, avrebbe perso l’equilibrio cadendo nel vuoto compiendo un volo di circa 8 metri. Un volo che non gli ha lasciato scampo, il 49enne sarebbe infatti morto sul colpo. I colleghi che erano presenti nel capannone nel sentire il forte rumore sono accorsi sul posto dove hanno poi trovato il collega. L’allarme ai soccorsi è stato lanciato nell’immediato, sul posto è giunta l’ambulanza di Camunia Soccorso con l’automedica, i soccorsi hanno tentato di rianimare l’uomo, ma ogni tentativo è stato vano. Sul luogo della tragedia sono giunti anche i Carabinieri di Darfo ai quali sono stati affidati i rilievi di legge per la ricostruzione dell’esatta dinamica ed i tecnici di Ats della Montagna. Riccardo era nato a Cevo ed era padre di una ragazza di 16 anni avuta dal primo matrimonio, attualmente conviveva con la nuova compagna a Niardo ed il figlio di lei. Quello di questa mattina è il secondo infortunio mortale sul lavoro in pochi giorni, giovedì a Torbole Casaglia ha perso la vita l’operaio 55enne Stefano del Barba, schiacciato dal carico che stava scaricando all’interno dell’azienda Bettoni Plastica. Si tratterebbe invece di un incidente di caccia quello per il quale ha perso la vita il 37enne Gabriele Mainetti, trovato senza vita venerdì mattina in un campo a Vobarno. Il giovane era uscito giovedì sera per una battuta di caccia, poi non era più rientrato a casa. I famigliari preoccupati avevano lanciato l’allarme poi il tragico epilogo. Dalle prime ricostruzioni è probabile che il 37enne sia scivolato nel tentativo di appostarsi in attesa della preda, e che nel cadere, dal suo fucile sia partito un colpo che l’ha colpito alla testa. Gabriele lascia la moglie e due figli, l’intera comunità di Vobarno, dove viveva, si stringe al dolore dei famigliari.
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