DOLORE PER LA MORTE DI RICCARDO GOZZI

Messaggio promozionale
Visita Inserzionista

Non è ancora chiaro cosa sia successo, un guasto, un'imprudenza, una fatalità, ma il giorno dopo l'infortunio mortale avvenuto a Darfo Boario Terme in cui ha perso la vita il 49enne Riccardo Gozzi, i sindacati in una nota ammettono che, nnostante il nostro Paese sia dotato di normative all'avanguardia in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, si muore oggi nei luoghi di lavoro, esattamente come si moriva cinquant'anni fa. Ad oggi dall’inizio dell’anno si contano infatti in provincia di Brescia ben 26 infortuni mortali sui luoghi di lavoro, di questi tre solo nell’ultima settimana, due in sole 24 ore. Numeri dietro ai quali si celano vite spezzate, famiglie rovinate. Riccardo Gozzi, originario di Cevo ma residente a Niardo, questo sabato mattina stava sistemando il sottotetto dell'azienda per la quale lavorava, la Damioli Costruire in acciaiao, ditta specializzata nella costruzione strutture metalliche di Darfo, quando è precipato nel vuoto. E' morto così, a soli due giorni dal suo compleanno, lasciando nel dolore la compagna, i famigliari, e una figlia di 16 anni. Il tonfo, è stato udito dai colleghi poco dopo le 8.30. Accorsi, hanno trovato l'uomo a terra, privo di conoscenza. Per il 49enne non c'era più nulla da fare, vani i soccorsi. La Procura di Brescia ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Un atto dovuto. Spetterà ai carabinieri e i tecnici dell’Ats Montagna capire cosa sia andato storto: stando alle prime ricostruzioni degli inquirenti sembrerebbe che l'operaio, mentre stava effettuando degli interventi di manutenzione nel sottotetto, sia caduto dal cestello della piattaforma autosollevante da un’altezza di circa otto metri. Nel frattempo le comunità di Niardo e di Cevo si apprestano a dare l'ultimo saluto a Riccardo Gozzi e si stringono attorno ai genitori Marisa e Mario, alla sorella Sara, alla figlia Cristina e alla compagna Lucrezia, ma anche agli altri parenti, tra cui il cugino Nico Gozzi, segretario generale della Fiom-Cgil Valle Camonica Sebino, che accorso sul luogo della tragedia in qualità di sindacalista, si è trovato a dover piangere la morte di un parente. La camera ardente è stata allestita a Cevo presso la casa della sorella, in via Trento, dove questa domenica sera è in programma la veglia, mentre questo lunedì, alle 15.00, nella chiesa parrocchiale di Cevo, nel giorno del suo 50esimo compleanno, verrà celebrato il funerale.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori