Giovane nei guai per i fuochi d’artificio
Un 25enne, di Vertova, acquistava materiale pirotecnico su internet per poi rivenderlo ad amici e conoscenti. Una parte di questo è risultato essere altamente potente, necessitando quindi della necessaria licenza di vendita della quale era sprovvisto. Insomma un piccolo arsenale al centro di un commercio sottobanco, servito per integrare lo stipendio da operaio tessile. A scovarlo i carabinieri della stazione di Fiorano al Serio. Tutto è iniziato nella serata di giovedi, quando gli uomini dell’arma, notavano alcune auto parcheggiate nel piazzale degli autobus e decidevano di controllare gli occupanti. Sulla vettura del 25enne venivano trovati 4 chili tra fuochi d’artificio, bombe carta e altri botti. “Li stavo vendendo”, ha spiegato il giovane al giudice Roberto Palermo, durante l’interrogatorio di convalida. “Ho iniziato da due settimane. li acquisto su internet e li rivendo ad amici o a persone contattate tramite Instagram o col passaparola. Mio padre è deluso”, ha ammesso. La successiva perquisizione nell’abitazione, condivisa con il genitore, consentiva di rinvenire altri 8 chili di materiale pirotecnico, 40 grammi di marijuana e un bilancino di precisione, sostanza che a detta del giovane sarebbe servita per uso personale. Il giudice, accogliendo l’istanza del difensore Simone Noris, non ha ritenuto di disporre misure cautelari, chieste invece dall’accusa. Il 21 febbraio il processo per direttissima.
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