Arrestati due fratelli per evasione fiscale

Dal 2018 un’associazione per delinquere finalizzata ai reati tributari e all’autoriciclaggio avrebbe sottratto al fisco una montagna di denaro, la cifra si attesterebbe a 20 milioni di euro, nove milioni e 400 mila sequestrati con un decreto del 19 novembre. I militari del nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Bergamo, hanno messo le mani su orologi Rolex e Audemars Piguet, proprietà immobiliari anche di pregio, conti bancari, 33mila euro in contanti, auto, lingotti d’oro e altri beni di lusso. Tre persone sono finite in carcere: un 38enne di Carobbio, un 33 anne nato ad Alzano e residente a Sant’Antioco, in Sardegna e un 38enne albanese di San Paolo d’Argon. Per altri tre sono scattati gli arresti domiciliari. Cinque risulterebbero, dall’ordinanza, essere le società fulcro della presunta attività illecita: 2 erano parzialmente operative, tre no. Tutte erano di recente costituzione e formalmente operanti nel settore edile; alcune avevano sedi fittizie ed erano prive di dipendenti e di strutture operative, eppure movimentavano importi rilevanti, con versamenti dalle causali generiche. Una di queste società nel 2020 ha emesso fatture per operazioni inesistenti pari a 6.392.136,03 euro. Il fine di questo giro, osserva il gip, «era di far conseguire alle uniche due società dotate di un minimo di operatività e di patrimonio, ingenti indebiti risparmi d’imposta». E’ stato proprio questo agire anomalo ad insospettire gli uomini della Guardia di Finanza. Per il pm Paolo Mandurino, i destinatari finali del denaro erano le due famiglie coinvolte. Il 33enne sardo e i due fratelli, per il gip sono “gli ideatori del meccanismo fraudolento”. Il cittadino albanese avrebbe avuto il ruolo di spallone, così come il 74enne che ricopriva anche cariche formali nelle società, mentre il commercialista napoletano era colui che avrebbe fornito consulenze fiscali e la documentazione contabile tesa a dare alle banche bulgare giustificativi per motivare gli ingenti flussi finanziari.

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