Sequestrati due milioni ad un commercialista bresciano

Peculato, rifiuto di atti d’ufficio, falso in atto pubblico e autoriciclaggio commessi nell’esercizio dell’ufficio di amministratore di sostegno e curatore fallimentare. Sono queste le accuse a carico di un 50enne commercialista bresciano finito nel mirino della Guardia di Finanza di Desenzano che, a seguito delle indagini, ha provveduto al sequestro di oltre due milioni di euro. Secondo quanto emerso dai fascicoli delle Fiamme Gialle, il professionista avrebbe non prelevato in contante ed emesso assegni e bonifici ingiustificati, ma sarebbero emerse anche frequenti omissioni rispetto agli obblighi di rendicontazione delle attività svolte a favore dei soggetti amministrati. L’uomo, tra il 2015 ed il 2024, si sarebbe appropriato di ingenti somme di denaro appartenenti a persone sottoposte alla sua amministrazione eda società fallite, prelevando denaro e disponendo bonifici a proprio favore senza alcuna giustificazione. Complessa la rete di disposizioni finanziarie che gli avrebbero permesso per anni di nascondere la propria condotta illecita. In più di un’occasione l’indiziato avrebbe anche impedito il corretto controllo da parte del Tribunale nei suoi confronti, depositando rendicontazioni dell’attività svolta quale amministratore di sostegno ed estratti conto artefatti, nonché andando a contraffare anche provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria. Nel corso dell’operazione la Guardia di Finanza ha sottoposto a sequestro diversi beni appartenenti al commercialista, tra i quali due abitazioni e un box, un’autovettura, una moto e un’imbarcazione.

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