Il futuro della Brescia-Iseo-Edolo

500 milioni per la realizzazione delle quattro centraline per la produzione e lo stoccaggio dell'Idrogeno, a Rovato, Brescia, Iseo e Edolo e dei treni che la percorreranno; e 184 milioni per 15 interventi programmati lungo l'intera tratta da Brescia a Edolo: è l'imponente piano previsto per quella che è già stata definita la prima “Hydrogen valley” del trasporto pubblico locale. Il progetto complessivo è stato illustrato in una partecipata assemblea, su invito del Consigliere regionale Diego Invernici, che, forte dell'esperienza come ex-Sindaco di Pisogne, ha ritenuto necessario far conoscere il progetto complessivo ed i dettagli degli interventi sul territorio, una quindicina in tutto, partendo dai lavori urgenti in territorio di Niardo. Da qui hanno preso spunto i vertici di Ferrovie Nord per rivedere in modo complessivo l'intero tracciato che, con i suoi 140 anni di servizio, oggi merita una revisione complessiva anche alla luce di nuove normative e delle importanti innovazioni tecnologiche rappresentate dai treni a idrogeno che la percorreranno. Dopo i saluti istituzionali, l'ingegnere Stefano Erba ha trattato l'argomento dell'idrlgeno, la sua produzione, lo stoccaggio, l'utilizzo relativo ai trasporti su rotaia, mentre l'ingegner Andrea Passarelli ha illustrato i 15 interventi previsti, partendo da quello nodale in atto a Niardo dove la Provincia, per conto della Regione, sta demolendo cinque edifici che si trovano vicino ai binari ed ai torrenti Re e Cobello, esondati nel luglio 2022, mentre Ferrovie Nord ha progettato un intervento importante per affrontare possibili colate detritiche e alluvioni, allargando i ponti ferroviari sui torrenti. Lavori che richiederanno comunque l'interruzione per mesi della tratta Breno-Edolo. Da qui la decisione di procedere ai lavori già programmati, da eseguire tutti nello stesso periodo, 1 marzo-7 settembre, su stazioni, banchine, gallerie, protezioni con reti paramassi, abbattimento delle barriere architettoniche e altro ancora.