Riflettori accesi sulle dipendenze

Nel 2020 il 26% degli studenti italiani fra i 15 e i 19 anni, ha usato una sostanza illegale almeno una volta: cannabis piuttosto che anfetamine piuttosto che oppiacei. Nel 2018 i servizi dipendenze della provincia di Bergamo hanno avuto in carico oltre 6 mila e 750 persone. I dati sono preoccupati e un luminare come il prof. Silvio Garattini, presente nel 2023 all'inaugurazione della mostra ideata dalle Comunità di recupero di don Chino Pezzoli ha detto che è necessario che questi problemi entrino nella scuola. Per mettere in guardia i ragazzi e le loro famiglie dai disastri sociali che queste sostanze provocano. La mostra, curata dalla psicologa e psicoterapeuta Cristina Battista, che le comunità hanno realizzato grazie al sostegno della comunità montana della Valseriana, dal 2023 ad oggi, ha incontrato 3 mila e 500 studenti. Negli ultimi giorni quelli dell'istituto Ivan Piana di Lovere dove un fatto devastante – legato anche all'uso di sostanze – come l'omicidio di Sara Centelleghe che frequentava il corso di scienze sociali – ha portato a sviluppare ulteriormente i progetti sul tema delle dipendenze che fino in questo momento però non avevano affrontato il problema delle sostanze. Ad illustrare gli effetti devastanti delle sostanze stupefacenti, come è possibile prevenirne l'uso, come se vi si cade ci si può salvare uno dei volontari della comunità che questo sabato mattina, ultimo giorno della mostra, ha incontrato anche i genitori, raccontando anche storie legate al mondo della tossicodipendenza. Rientra fra le tante iniziative di educazione civica già promosse dall'istituto loverese. Il prossimo 4 aprile ci sarà un altro appuntamento al cinema Crystal per parlare della ricaduta dell'uso di alcol e droghe alla guida.

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