Nuova vita al carciofo di Malegno
Sono in pochi a sapere che fin dai tempi antichi – le prime testimonianze scritte in merito risalgono a fine '800 – a Malegno, comune della media Valle Camonica si coltivano i carciofi. E' stato grazie ad una ricerca condotta dall'Università di Milano sede di Edolo, Unimont, nell'ambito del progetto Agritech Center in collaborazione con il comune di Malegno che sono state delineate le caratteristiche della cultivar locale, l'unica conosciuta e coltivata sulle Alpi. Il progetto – che ha già portato alla creazione di Articioc, un liquore realizzato con le foglie del carciofo di Malegno – ha visto in questi giorni un ulteriore sviluppo con la valorizzazione in campo del prodotto. Questo sabato, infatti, sono stati distribuiti i carducci, le piantine prodotte dalle piante locali, per la propagazione nei loro campi. Il comune di Malegno ha creduto sin da subito nel progetto dell'Università di Milano sede di Edolo e sta cercando di condividerlo con gli agricoltori locali. Il carciofo non è solo una pianta commestibile, il suo quindi non si limita alla cucina, ma può essere applicato anche alla farmaceutica. Tra l'altro la ricerca di Unimon ha evidenziato che i cambiamenti climatici potrebbero favorire la diffusione del Carciofo di Malegno generando nuove opportunità di reddito.
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