Il Vescovo: provvedimento forte e doloroso

00:00
00:00

"Il provvedimento emesso è forte e doloroso. Confidiamo che si giunga il più rapidamente possibile a chiarire i fatti e le responsabilità.” Così il Vescovo di Brescia, monsinor Pierantonio Tremolada interviene, con una lettera inviata alla stampa a firma del suo portavoce Don Adriano Bianchi, in merito al provvedimento di custodia cautelare che ha portato don Ciro Panigara, ex parrocco di San Paolo, agli arresti domiciliari con la pesante accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di minori che gli erano stati affidati nello svolgimento delle attività parrocchiali. “Il grave tenore delle accuse rivolte dovrà giustamente essere attentamente valutato” – scrive il Vescovo che lo scorso gennaio, in seguito “ad alcune segnalazioni verbali”, aveva invitato don Ciro Panigara a rassegnare le dimissioni da parroco di San Paolo, “in attesa e nel rispetto delle indagi avviate”. Cautela nelle accuse fino a quando la magistratura non avrà fatto chiarezza da una parte e vicinanza alle famiglie dall’altra, è ciò che emerge nella missiva in cui il Vescovo chiarisce che “Il dramma dei minori vittime di abusi non può essere in alcun modo sottovalutato e, tanto meno, eluso a maggior ragione se coinvolge sacerdoti.” Nel frattempo, le accuse mosse dalla Procura di Brescia al sacerdote bresciano, che fanno riferimento a presunti abusi avvenuti non solo a San Paolo nel 2024, ma anche ad Adro dal 2011 al 2013, sollevano diversi interrogativi. Primo su tutti: perché se ci sono state in passato delle segnalazioni in merito alla sua condotta, Don Ciro Panigara è finito per essere di nuovo assegnato come parroco ad una comunità di fedeli, a San Paolo, a contatto con i giovani? Ordinato sacerdote nel 2024, a 27 anni, don Panigara è stato curato a Isorella, a Adro, a Torbiato, poi cappellano alla Poliambulanza, curato anche a Leno, Milzanello e Porzano e amministratore parrocchiale a Visano. Secondo alcune indiscrezioni, da Adro sarebbe stato allontanato per affrontare un percorso di recupero proprio in seguito ad una segnalazione. Ma si sarebbe sempre trattato di voci, non di denunce. “Manifestiamo la nostra vicinanza a tutte le persone coinvolte in questa dolorosa vicenda, assicurando la nostra piena collaborazione alla magistratura ”- ha concluso il Vescovo.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori