La passione a Vertova e Gromo

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A 300 anni dalla realizzazione della statua lignea del Cristo dei Fantoni, la rappresentazione del Venerdì Santo a Vertova assume un sapore speciale. Puntuale come agni anno alle venti il rituale si rinnova con la scena della crocifissione e della rimozione dei chiodi per la deposizione, sulla scalinata nera ai piedi dell’altare, illuminata dalle torce. Tra gli elementi più particolari c’è la presenza di due penitenti che svolgono i ruoli di Cristo (vestito di rosso) e del Cireneo (vestito di bianco) e portano la croce lungo le vie del paese. Persone che solitamente chiedono una grazia o vogliono ringraziare per averla ricevuta si rivolgano al sagrista o al parroco per chiedere di essere scelte per ricoprire questo ruolo, rimanendo anonime e percorrendo il tracciato incappucciati e scalzi. Nemmeno i componenti del gruppo organizzativo, una cinquantina di persone, conoscono la loro identità. Accanto ai figuranti, ci saranno anche quest’anno i cresimandi, a portare i simboli della Passione, come una lancia, un gallo, una corona di spine, chiodi e martello – oltre alla Confraternita del Santissimo Sacramento. Prenderà invece il via alle 21 a Gromo la processione nel “Venerdì delle tenebre”, dove la statua del Cristo morto verrà portata lungo alcune vie del centro storico. La processione, la cui partenza avviene dalla chiesa parrocchiale, sarà avvolta dal buio circostante, dovuto allo spegnimento dell’illuminazione pubblica, lasciando spazio alle tremule fiammelle che intendono trasmettere, nell’anno giubilare voluto da Papa Francesco, un forte messaggio di speranza e di rinascita spirituale. Poi, man mano che il sacro Corteo procede verso piazza Dante, cuore del borgo medievale, centinaia di lumini si accendono su finestre e balconi delle case e anche all’interno di gusci di lumaca riempiti di olio e posti su artistici arnesi di ferro. Contemporaneamente, come ogni anno, grazie a gruppi di giovani volontari, in località Mulino, sui prati di Ripa Bassa e Alta nel campo sportivo dell’oratorio parrocchiale, lungo il greto del Fiume Serio si accendono innumerevoli fuochi a rappresentare il Calvario con i suoi simboli: le croci, la scala, la lancia, il martello.

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