Incidente mortale a Piancamuno

00:00
00:00

E' Federico Troletti, detto il kaimano, per le sue imprese natatorie estreme e goliardiche, come il tuffo della Befana al Lago Moro o quello dal Balutu di Cividate Camuno il 6 gennaio e il 26 dicembre, la vittima del drammatico incidente stradale di questo pomeriggio lungo la strada provinciale 510 in comune di Piancamuno. Poliziotto della questura di Brescia, dopo aver lavorato per anni alla Polstrada di Iseo ora prestava servizio all'ufficio passaporti di Darfo. Proprio da qui era passato nel pomeriggio. Era a riposo, sapeva che in ufficio c'era una collega di Brescia e allora prima di andare a farsi un giro in moto le aveva portato la pizza per pranzo. Poi era partito, insieme alla cugina Silvia, la bella giornata finalmente permetteva di farsi un'escursione sulla due ruote. Solo qualche minuto più tardi il tragico destino lo aspettava. Stava viaggiando in direzione Brescia quando, improvvisamente, all'incrocio fra le strade che portano verso la provincia di Bergamo e la Valle Camonica, un furgone Iveco con a bordo alcuni operai di una ditta di lavori stradali che stavano tornando verso casa escono dalla rampa di immissione che proviene dalla statale 42. Forse tentano un'inversione – saranno i rilievi a stabilire esattamente che cosa sia accaduto – ma da dietro arriva la moto di Troletti. Nonostante il furgone andasse piano – a detto di alcuni testimoni – l'impatto è violentissimo, la moto viene scaraventata a diversi metri di distanza, il casco ancora più in avanti. I soccorsi scattano immediatamente ma quando i sanitari arrivano in posto per Federico Troletti non c'è più niente da fare. Purtroppo il violento impatto con il guard rail non gli ha lasciato scampo. Sul suo corpo viene steso un telo, i soccorritori si concentrano quindi su Silvia, viene allertato l'elisoccorso. La ragazza viene stabilizzata a bordo dell'ambulanza di Camunia Soccorso poi trasferita sull'elicottero che la porta in codice rosso all'ospedale civile di Brescia. Sul posto arrivano anche i vigili del fuoco del distaccamento di Darfo Boario Terme i carabinieri della stazione di Piancogno, che vengono successivamente raggiunti da quelli di Artogne, arrivano anche i colleghi di Federico, il comandante della polstrada di Darfo Cristian Scalvino, il collega di Iseo, Diego Pedersoli, la comandante della polstrada di Brescia la dottoressa Federica Deledda. Tocca ai carabinieri effettuare i rilievi di legge. Intanto alcuni colleghi devono avvisare la famiglia, la moglie di Federico, gli altri familiari. Il conducente del furgone viene accompagnato in ospedale per le analisi del caso. Nessuno degli operai è rimasto ferito. La strada viene chiusa per permettere i rilievi di legge e in entrambe le direzioni di marcia si formano lunghe cose. Dopo il nullaosta del magistrato la salma di Federico Troletti viene recuperata e trasferita all'ospedale di Esine a disposizione dell'autorità giudiziaria. La sua morte ha destato scalpore in tutta la Valle Camonica e non solo nella grande famiglia della Polizia. Federico che viveva a Cividate Camuno con la moglie e le due figlie era molto conosciuto anche nel mondo dello sport per le sue imprese natatorie.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori