Accusato di omicidio stradale l'autista del furgone
E' accusato di omicidio stradale il 71enne turco, residente in provincia di Cuneo che nel pomeriggio di questo martedì, facendo un'inversione a U lungo la provinciale 510 per imboccare la rampa verso la Valle Camonica, ha provocato l'incidente che è costato la vita a Federico Troletti, 48enne poliziotto della Questura di Brescia in servizio all'ufficio passaporti di Darfo Boario Terme. Erano circa le 15 l'Iveco cassonato con tre operai di una ditta che si occupa di lavori stradali sta viaggiando sulla statale 42, per sbaglio imbocca lo svincolo verso Pisogne. Invece di proseguire fino all'uscita successiva e fare la manovra giusta per riportarsi in strada, esce sulla 510, rallenta, quasi si ferma e poi svolta a sinistra per imboccare la rampa verso la Valle Camonica. In quel preciso istante dalla Valle arriva la moto con a bordo Federico Troletti e la cugina Silvia. E' questione di secondi, sul furgone non si accorgono neppure dell'arrivo della moto, finché non sentono lo schianto. E' già troppo tardi. Il furgone si gira, la moto vola a diversi metri di distanza, i due occupanti vengono sbalzati a terra. L'impatto è tremendo, alcuni automobilisti che hanno assistito all'incidente chiamano i soccorsi, la loro testimonianza sarà fondamentale per ricostruire la dinamica. In posto arrivano un'ambulanza di Camunia Soccorso, l'auto medica. La situazione è difficile. Viene allertato anche l'elisoccorso. Per Federico non c'è più nulla da fare, su di lui viene steso un telo. Silvia è gravissima. Viene stabilizzata sull'ambulanza e poi caricata sull'elicottero del 118 e trasferita in condizioni critiche all'ospedale civile di Brescia. Pare che le sue condizioni stiano migliorando anche se i medici non sciolgono ancora la prognosi. Nessuna ferita per i tre occupati del furgone. Sul posto arrivano anche i vigili del fuoco del distaccamento di Darfo Boario Terme, i carabinieri della stazione di Piancogno, che vengono successivamente raggiunti da quelli di Artogne, arrivano anche i colleghi di Federico, il comandante della polstrada di Darfo Cristian Scalvinoni, il collega di Iseo, Diego Pedersoli, la comandante della polstrada di Brescia la dottoressa Federica Deledda. Tocca ai carabinieri effettuare i rilievi di legge. Intanto alcuni colleghi devono avvisare la famiglia, la moglie di Federico, il papà e la mamma. Il conducente del furgone viene accompagnato in ospedale per le analisi del caso. La strada viene chiusa per permettere i rilievi di legge e in entrambe le direzioni di marcia si formano lunghe code. Dopo il nullaosta del magistrato la salma di Federico Troletti viene recuperata e trasferita all'ospedale di Esine a disposizione dell'autorità giudiziaria che in queste ore ha risposto il trasferimento alla medicina legale di Brescia. Giovedì tornerà in Valle. La morte di Federico Troletti, ha destato scalpore in tutta la Valle Camonica e non solo nella grande famiglia della Polizia.
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