BORGHI PIU' BELLI, PISOGNE IN ATTESA

I gruppi di minoranza “Insieme per Pisogne” e Passione per Pisogne” nelle scorse settimane in un volantino, hanno attaccato le politiche in tema di cultura e commercio del comune d Pisogne, definendole fallimentari. Lo spunto sono le dimissione dell'ex assessore Lorenza Gorini che sarebbero arrivate dopo un periodo di assenza dai banchi del consiglio e della giunta e quindi anche dal lavoro per la comunità. La dimostrazione sarebbe il taglio del 50% nel bilancio del 2017 delle risorse destinate alle iniziative culturali, oppure lo spopolamento delle attività commerciali o ancora, la cancellazione della candidatura di Pisogne tra i Borghi più belli d'Italia. L'amministrazione comunale risponde punto per punto. Le iniziative culturali - ricorda il sindaco Diego Invernici - sono moltissime e i più di 15 mila ingressi dal 2015 ad oggi alla Chiesa di Romanino dimostrano quanto sia stato fatto nella valorizzazione dei beni culturali, aprendo nel 2015 un ufficio davanti alla Chiesa Santa Maria della Neve per accogliere i turisti, dare informazioni, un presidio anche per la videosorveglianza e la tutela dei celebri affrschi del celebre pittore di rinascimento bresciano. Al secondo punto replica il nuovo assessore al commercio Federica Bonetti, che dati alla mano, afferma le attività commerciali non sono in calo: non si registrano nuove chiusure nel centro storico ma bensì due nuove aperture. Ma il punto che più sta a cuore chiarire all'amministrazione di Pisogne è quello che riguarda i Borghi più belli d'Italia perchè la richiesta per aderire al Club i Borghi più belli d'Italia è stata avanzata dall'amminsitrazione Invernici nel 2014. Da allora Pisogne è in attesa di essere valutato da una commissione che ne decreti l'ammissione, ma per fare questo un altro borgo dovrebbe uscire dalla lista. E per ora quindi, la cittadina lacustre, resta nella lista d'attesa insieme a molti altri comuni che hanno fatto domanda.