MUORE ANNEGATO PER SALVARE IL FIGLIO

Luca Zendrini, 44 anni, ingegnere originario di Darfo, residente ad Artogne in via 25 aprile, è morto a Grottammare, Riviera delle Palme, in provincia di Ascoli Piceno, sotto gli occhi del figlio di 10 anni con cui stava giocando in acqua a circa 20 metri dalla riva, mentre la moglie e l'altra figlia di 3 anni, insieme ai suoceri, hanno assistito alla tragica scena dalla spiaggia. E' accaduto verso le 11.00 di domenica 18 giugno. Luca era arrivato sabato nell'appartamento di un residence prenotato per due settimane e con lui la moglie Micol Frassi, 44 anni di Darfo Boario Terme, medico reumatologo e specialista in malattie rare al Civile di Brescia; con loro i due figli Valerio di 10 anni e Linda di 3 e i suoceri, Roberto Frassi e Bruna Franceschinelli di Darfo. Luca Zendrini sarebbe dovuto rientrare questo lunedì a lavorare alla ditta «Guarnizioni Industriali Srl» di Paratico, con sede legale a Tavernola, dove era dirigente dell'ufficio tecnico, per poi raggiungere la famiglia nuovamente a metà settimana per trascorrere con loro gli ultimi giorni di vacanza al mare. L'uomo era in acqua e stava giocando con il piccolo Valerio a 20 metri dalla riva: non sapeva nuotare ma l'acqua era bassa non più di 50 cm. Secondo una prima ricostruzione della Capitaneria di porto, padre e figlio si sarebbero buttati in acqua allontanandosi dalla riva fino a raggiungere la scogliera e qui si è consumata la tragedia. Luca e il piccolo Valerio sarebbero stati sorpresi dalla forza delle onde senza più riuscire a rimanere a galla e i due erano a ridosso delle scogliere quando probabilmente la risacca li ha messi in difficoltà. Avvistati dalle squadre di salvataggio, i due sono stati raggiunti dai bagnini, che prima hanno tratto in salvo il bambino e poi hanno raggiunto l'uomo, spinto contro gli scogli dove sarebbe stato trascinato dalla corrente e avrebbe perso i sensi ingurgitando molta acqua. I bagnini si sono prodigati per recuperarlo, riportando anche delle ferite: Luca era ormai in condizioni critiche e purtroppo non c'è stato nulla da fare. I medici presenti hanno dovuto constatarne il decesso. Sul posto sono intervenuti gli equipaggi di due ambulanze del 118, il personale della capitaneria di porto e i Carabinieri. La salma di Luca Zendrini è stata ricomposta nell'obitorio dell’ospedale di San Benedetto del Tronto a disposizione del magistrato, che disporrà l'autopsia. Nella sua ditta l'ingegner Zendrini si occupava di progettazione, ricerca e innovazione ed era considerato il braccio destro del titolare. Il 23 agosto prossimo avrebbe compiuto 45 anni: erano, per lui e la sua famiglia., i giorni nei quali insieme trascorrevano momenti felici in una località dove si erano già trovati bene nel passato. La notizia della tragedia si è diffusa velocemente ad Artogne dove è ancora viva l'impressione per la morte del concittadino di Mario Bertolazzi, avvenuta il 15 febbraio di quest'anno nelle acque del Sebino a Lovere.

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