IL GRAZIE DELLA FAMIGLIA HALLER

Si è conclusa purtroppo in modo drammatico l'avventura alpinistica di Thomas Haller, trovato senza vita attorno alle 7.20 in un crepaccio a 30 metri di profondità tra il Passo Brizio e il Corno Bianco, a 3088 metri di quota. Haller, residente a San Leonardo in Passiria , era stato avvistato per l'ultima volta tra sabato e domenica vicino al bivacco Zanon Morelli, dove aveva passato la notte. Con lui c'era anche un escursionista bresciano la cui foto era stata postata sui social in questi giorni chiedendo di farsi vivo con i soccorritori per dare informazioni sulle possibile vie che Haller intendeva percorrere. Haller era alpinista solitario: percorreva montagne e ghiacciai senza compagni e dormiva nei bivacchi. Le sue storie venivano poi raccontate tra amici, con la compagna Cristina e con al famiglia, soprattutto con la sorella Julia che è arrivata a Temù martedì 18 luglio alla base del Soccorso Alpino dove ha riconosciuto alcuni indumenti del fratello: il piumino verde, la pila frontale, un sacco di nylon per la notte. Al telefono con Cristina, la compagna di Thomas, il drammatico riconoscimento ed il pianto della sorella che presagiva quanto poteva essere accaduto. Proprio in queste ore, dopo il ritrovamento, Julia Haller affida a facebook un messaggio che il Soccorso Alpino ha condiviso e che dice: “Ringraziamo il Corpo nazionale Soccorso Alpino e Speleologico bresciano, il quarto Reggimento AVES Altair di Bolzano, il Soccorso alpino della Lombardia, che hanno perlustrato la zona insieme agli uomini del Soccorso alpino della Guardia di Finanza, i Carabinieri e tutti quelli che hanno aiutato a trovare il nostro Thomas”. Dopo il recupero dal crepaccio, avvenuto anche grazie ai segnali inviati dal sistema Recco per i sepolti in valanga, il corpo di Haller è stato trasferito dall'elicotetro di Berscia del 118 a Edolo presso l'obitorio dell'ospedale a disposizione del Magistrato per gli adempimenti di legge. A S. Lorenzo in Val Passiria si attende il rientro della salma dello sfortunato alpinista per l'ultimo saluto da parte della sua comunità e quindi per la sepoltura.

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