NUOVE RISORSE PER I SITI ARCHEOLOGICI
La Valle Camonica è una valle ricca di segni del passato tanto da aver ottenuto il finanziamento di Regione Lombardia di ben quattro progetti sui cinque finanziati in provincia di Brescia cui in tutto vanno 225 mila euro. 800 mila euro le risorse complessive stanziate dall'assessorato alla cultura per sostenere 23 progetti. Ecco quelli camuni. 61 mila euro vanno al pregetto “Valle Camonica Segno Comune per la promozione integrata di patrimonio culturale e archeologico della Valle dei Seni, presentato dalla Comunità Montana di Valle Camonica. 30 mila euro alla preparazione di Congresso Mondiale dell'arte rupestre che nel 2018 verrà realizzato a Darfo Boario Terme a cura di Centro Camuno di Studi Preistorici di Capo di Ponte. 43 mila euro circa vanno a Vione per cla fortificazione di Tor dei Pagà, collocata sul versante orografico destro dell'Alta Valcamonica a poca distanza dal Passo del Tonale. Infine 15 mila euro al progetto presentato dal comune di Corteno Golgi per la Lettura archeologica e storico-archivistica della chiesa di San Martino. Le risorse quindi andranno a valorizzazione l' Arte Rupestre della Valle Camonica, a sostegno di sito esteso su più di 80 km e una superficie di oltre 1300 kmq. All'interno di questo ricchissimo patrimonio culturale sono stati creati, dal 1955 ad oggi, otto Parchi archeologici che racchiudono i principali siti di arte rupestre che verranno migliorati e resi più accessibili e fruibili in vista anche di Congresso Mondiale che nell'estate di 2018 porterà in valle circa 800 studiosi. Verrà studiata e valorizzata anche la Tor dei Pagà a Vione, un luogo di culto cronologicamente ascrivibile all'età del Ferro che sarà oggetto di un progetto di ricerca che permetterà di dare luce alla storia celata sotto le rovine dalla torre medievale. Anche il territorio comunale di Corteno Golgi rappresenta una delle aree meno conosciute dal punto di vista storico-archeologico dell'intero comprensorio camuno e il progetto proposto rimediare a questa mancanza, attraverso scavi e studi calibrati sulla chiesa di San Martino di Corteno ed i suoi dintorni.
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