UNA LETTERA DI BERLUSCONI A PASPARDO

Franco Tiraboschi, classe 1925, alpino sopravvissuto ai campi di concentramento nella Germania nazista, bergamasco, contadino e montanaro dall'intuito moderno sulle tecniche di agricoltura e giardinaggio, padre di Giacomo, editore del programma Melaverde che fa delle eccellenze e delle nicchie agricole, zootecniche, forestali soprattutto di montagna un fiore all'occhiello, è stato ricordato a Paspardo in modo particolare durante le cerimonie del 36esimo Pellegrinaggio in Adamello. Innanzitutto con una statua in legno, realizzata su un unico tronco di larice, che ritrae l'alpino nella garitta, con le sembianze di FrancoTiraboschi, opera dello scultore Michele Moro di Sutrio. L'opera è stata posizionata al termine del percorso della Memoria tra i castagneti ed i dirupi, realizzato dagli alpini di Paspardo, nel quale al cammino si abbina una meditazione sulle figure che hanno fatto grande l'Italia alpina con il loro esempio. La scultura guarda emblematicamente al Pizzo Badile, legno e pietra dialogano tra loro con sguardi forti e silenziosi, ricchi di significati. Una ripete all'altro la promessa di non crollare e di resistere. Il Consiglio comunale di Paspardo, dopo la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria al figlio Giacomo per quanto ha fatto e sta facendo per valorizzare Paspardo e la sua gente, gli ha consegnato una seconda targa durante la cerimonia finale della traversata, nella quale il Sindaco Fabio De Pedro ha letto la lettera che Silvio Berlusconi ha inviato a Giacono Tiraboschi in occasione dei riconoscimenti ricevuti e a 10 anni esatti dalla scomparsa del padre, avvenuta il 15 agosto 2007. “Caro Giacomo – ha letto con voce emozionata il Sindaco De Pedro – dopo molti anni è ancora presente e vivo in me il ricordo del tuo caro papà. Franco è stato il mio primo collaboratore ad Arcore ed è diventato davvero uno di famiglia. Con il suo senso del dovere, il suo assiduo impegno e la sua coinvolgente simpatia. Sono felice che tu e i tuoi amici gli dedichiate questo ricordo. Lui, da lassù, ne sarà altrettanto contento. Con un forte abbracci: tuo Silvio”. Una lettera scritta a mano, con grafia chiara, elegante, pulita, che dice quanto i sentimenti, quelli veri, vivano al di là di ogni immaginabile. Ora, la statua di Franco Tiraboschi, è nel mondo vivo dei ricordi a Paspardo.

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