ALPINO, REDUCE E NONNO: I 100 ANNI DI GIACOMO
Gli occhi celesti parlano di un mondo che non c'è più, quando Giuseppe Pianta era giovane, forte, innamorato della vita e sembrano pensare che davvero, di cose da allora, ne sono cambiate tante. Aveva già preso moglie quando arrivò la chiamata alle armi. Non vide nascere la sua prima figlia perchè allora si trovava a combattere in Russia e dopo Nikolajewka fu anche prigioniero nei campi di lavoro. Desiderava solo tornare a casa vivo, ma con onore e secondo quei valori rappresentati dalla penna nera che ancora oggi indossa. L'esperienza della guerra lo ha segnato al punto da tornare spesso, con la mente, a quel periodo che Giacomo tenta di raccontare con lo sguardo che accomuna solo gli altri reduci che come lui, sono riusciti a tornare. 5 figli, 10 nipoti e 8 pronipoti, sono la prova che Giacomo ce l'ha fatta a rifarsi una vita, con tanto lavoro e sacrificio come uno come tanti, nelle fabbriche della zona, cercando di andare avanti anche se la mente spesso, soprattutto in famiglia, tornava indietro. A festeggiare i 100 anni di Giacomo Pianta questa domenica, la sua famiglia che oggi è il suo collegamento con il passato e con il presente e che lo porta nel futuro, nel 2017 a 100 anni di distanza dalla sua nascita. Un presente che non lo disorienta perchè è presente, sorridente, commosso e contento di avere attraversato, seppur tra gioie e dolori, un secolo di vita. Giacomo Pianta in 100 anni ha seminato moltissimo affetto nella comunità anche da presidente di Centro Anziani di Darfo che questa domenica ha ricambiato un po' di quell'affetto con una festa alla quale ha partecipato anche l'amministrazione comunale e conferendo al centenario di Darfo alcuni riconoscimenti che testimoniano il suo impegno da alpino, reduce e cittadino.
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