SI E' SPENTO IL SORRISO DI ELISA

Chi la conosceva e chi non la conosceva. Tutti in cuor nostro abbiamo detto una preghiera per Elisa Gierotto. Nessuno poteva sopportare l'idea che la giovane mamma venisse strappata così, la sera prima di Santa Lucia, all'affetto dei suoi due bambini. Si sono accaniti i soccorritori a tenerla in vita, si sono aggrappati tutti, famigliari, amici, conoscenti, con la forza della disperazione, all'idea che un miracolo, a Natale, potesse avverarsi. Ma la realtà purtroppo è ben diversa e a distanza di nove giorni dall'incidente, i medici si sono dovuti arrendere alla morte, che è stata più forte di tutte le preghiere, le lacrime, le speranze. Alla giovane età di 34 anni, nel pieno della sua vita di figlia, moglie e mamma, Elisa Gierotto si è spenta questo mercoledì 20 dicembre, al Civile di Brescia dove era stata portata in condizioni disperate, dopo essere rimasta schiacciata martedì 12 dicembre, tra il muretto e il cancello di casa sua, al Dosso Ravizza di Fucine, dal suo Suzuki Vitara. Investita e uccisa dalla sua stessa auto, che è andata indietro per cause in corso di accertamento, prima che la 34enne, probabilmente scesa dalla macchina per chiudere il cancello, potesse fare qualcosa per cambiare la sorte di quello che stava succedendo. Con la paura negli occhi e il terrore nel cuore, il padre, ex comandante della Polizia Stradale di Darfo che abita nella stessa casa, insieme al marito di Elisa, hanno tentato di aiutarla e hanno chiamato aiuto. In pochi attimi la tranquilla frazione di Darfo si è riempita di urla, sirene e lampeggianti. La 34enne priva di conoscenza, è stata portata in elicottero al Civile dove ha lottato fino a questo mercoledì, quando il suo cuore ha ceduto alle gravissime ferite riportate. Elisa è volata via, portandosi dietro l'amore dei genitori, la mamma Miriam Chiarolini, il papà Guido Mario Gierotto, del fratello Damiano di 27anni, del marito Omar Piccinelli e soprattutto, dei suoi due bambini di 4 e 7 anni che porteranno per sempre nel cuore, il dolce sorriso della loro mamma. A piangere la morte di Elisa Gierotto, è tutto il paese, sono colleghe e le famiglie e i bambini della scuola materna statale di Pisogne dove Elisa lavorava come insegnante di sostegno, ci sono tanti amici e tanti conoscenti che, per dare forza alla famiglia, molto stimata e conosciuta in valle, questo mercoledì sera a Fucine, avevano organizzato una fiaccolata di preghiera, che purtroppo è stata annullata quando la speranza ha lasciato spazio alla disperazione.

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