L'ULTIMO SALUTO AD ANDREA GARATTI
Il suo impegno civile, ma anche morale non si è tradotto solo nel suo lavoro, come insegnante e come dirigente scolastico, lo ha portato anche al servizio della sua comunità: Andrea Garatti è stato, infatti, anche sindaco del suo paese, Artogne, ma noi lo conosciamo e lo ricordiamo soprattutto come testimone della campagna di Russia e come uomo impegnato nelle associazioni dei reduci, dei combattenti, dei mutilati ed invalidi di guerra, nell'Unirr che ancora oggi cerca i dispersi della Campagna di Russia. Lui quei fatti li aveva bene impressi nella memoria, perché li aveva vissuti e anche se è difficile portare a galla ricordi e sofferenze, lui lo ha fatto, perché di quei fatti restasse e resti testimonianza ma soprattutto per rendere omaggio ai tanti giovani che da lì, da quell'inferno di neve e di ghiaccio non sono tornati. Anche ai nostri microfoni, spesso, aveva raccontato quella tragedia, lucido come fosse accaduto ieri. La voce di Andrea Garatti si è spenta per sempre questo Natale, i suoi scritti resteranno a ricordo di quanto successo, perché non è giusto dimenticare. Dopo essere stato alpino sul fronte russo, aderì anche alle Fiamme Verdi. Sulla tragedia di Russia Andrea Garatti ha scritto tre libri e un quarto lo ha curato insieme al compianto Ernesto Andreoli. Lascerà un grande vuoto nella sua famiglia. A piangerlo la moglie Giovanna Ramazzini, i figli Maria Grazia, Piera, Stefano, Alberto e Bianca, i nipoti ed i parenti tutti. I funerali questo mercoledì nella chiesa parrocchiale di Artogne alle 15.
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