TROVATO SENZA VITA IN UN CANALONE

E' stato trovato senza vita attorno alle 14.30 di questo venerdì il copro di Angelo Quetti, 76enne di Artogne, scomparso dalla mattinata di ieri sui monti attorno a Montecampione. Il corpo giaceva riverso in una ripida scarpata, dopo un volo di circa 60 metri, lungo l'asta del torrente Longarino in val Mezzzana, una delle ripide valli che costeggiano la strada che da Montecampione sale al Plan. La zona si trova subito dopo la Valmajone e prima del Secondino. Angelo aveva parcheggiato ieri mattina la sua Fiat Panda grigio metallizzata ed aveva preso il ripido sentiero che costeggia la forra del Longarino per salire a cercare funghi. Poco dopo, verso le 8.00, l'incontro con una persona che pascolava capre: un breve saluto e poi ognuno per la sua strada. Angelo doveva far ritorno a casa per pranzo: ma la moglie Pierina non vedendolo rincasare, quando il ritardo si è fatto sempre più preoccupante ha avvertito i figli Michela e Silvio, quindi i carabinieri che a loro volta hanno attivato la chiamata al 112 che allerta il Soccorso alpino della Va Delegazione bresciana stazione di Breno. Lungo la strada del Plan trovano la Fiat parcheggiata. Ma il buio della sera e la pericolosità dei luoghi impervi costringe i soccorsi a fermarsi. Questo venerdì all'alba ripartono le ricerche in forze: gli esperti TAS e SAF dei Vigili del fuoco, con due cinofili, una squadra di colleghi da Darfo, una nutrita squadra di esperti del Soccorso alpino, con il supporto generoso e attivo della Protezione Civile di Artogne. Nel piazzale degli impianti di risalita del Secondino, poco distante dal luogo dove è parcheggiata la Fiat, viene allestito il campo base con le UCL dei Vigili del Fuoco e del Soccorso alpino che lavorano in perfetta sintonia . Da qui partono e tornano i gruppi organizzati che ispezionano, seguendo il criterio della topografia applicata al soccorso, la zona palmo a palmo. Intanto arriva anche il Sindaco di Artogne Barbara Bonicelli, mentre il Comandante della stazione Carabinieri del paese è presente dalla prima mattina. Proprio mentre si sta fissando un appuntamento per un briefing tra tutte le forze in campo arriva la notizia: il corpo di Angelo è stato avvistato, seguendo il cestino dei funghi ed il suo bastone trovati a terra. E' in fondo ad un pendio molto ripido, noto per essere zona di funghi: ha compiuto un volo di almeno 60 metri. Il recupero ha richiesto molto tempo. Intanto il magistrato, informato dal Maresciallo Addonisio, concede il nulla osta perché la salma possa far rientro nella sua abitazione ad Artogne dove, ad attenderlo, ci sono tutti: figli, nipoti, parenti, amici, compaesani che sulla sua sorte hanno sperato fino alla fine.

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