PESCATORI CANDIDATI ALLA GESTIONE DELLE ACQUE

Pesca: dopo un lungo periodo di vuoto istituzionale, dovuto al passaggio di compentenze dalle province alla rgione, il Pirellone è pronto per legiferare in materia e presentare, lo ha garantito anche l'assessore di partita Gianni Fava, il nuovo regolamento pesca che farà decadere le norme provinciali. Anche i pescatori bresciani si stanno organizzando per recepire al meglio le nuove normative, ma soprattutto per candidarsi alla gestione delle acque del territorio. Per questo motivo è nata l'Unione dei Pescatori Bresciani, una realtà associativa che racchiude la quasi totalità dei pescatori della provincia (più di 60 mila) e delle loro associazioni. L'Unione si è presentata nelle scorse settimane ed ha presentato alla stampa i progetti e le novità. Se, infatti, la Regione sarà il gestore delle acque lombarde, sarà data ad alcuni enti, tramite bando, la possibilità di gestire alcune ambiti. Perché, infatti, i distretti della pesca non coincideranno più con le province ma saranno sovraprovinciali. Quelli che ci interessano da vicino sono quello della Valle Camonica che comprenderà anche la Valcavallina ed il Lago d'Iseo, quello delle valli Trompia, Sabbia e del Benaco che comprenderà anche la sponda bresciana del Garda, quello dell'Oglio e quello del Mincio. All'interno dei pescatori verranno eletti rappresentanti di tutte le associazioni e di tutte le aree del territorio. L'idea sarebbe anche quella di non chiedere contributi per l'organizzazione di manifestazioni e gare e di cercare di avvicinare sempre più gente allo sport della pesca. Per gli appassionati ed i pescatori sostanzialmente non cambierà niente se non la possibilità di essere sempre più protagonisti nella gestione delle acque.

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