GLI EX INTERNATI SONO SCANDALIZZATI

Sono tante le ragioni che spingono, anche a decine di anni di distanza, i familiari dei soldati morti nei lager dopo l'8 settembre 1943 – tra i 40 e i 50 mila italiani, 1500 solo in provincia di Brescia – a cercare le loro spoglie e a riportarli a casa. Con costi elevati a carico delle famiglie – fino a 2500 euro -. E allora perchè, si chiede l'associazione ex internati, le spoglie del re che ha dato sostegno al fascismo che ha avallato le leggi razziali, che ha abbandonato un milione di soldati, vengono riportate in patria sui mezzi di Stato e con tutti gli onori? La pietas dovuta ai morti non si nega a nessuno, ma anche gli altri morti avrebbero diritto allo stesso trattamento ma i familiari non sapevano neppure dove fossero sepolti i loro cari. Grazie alle ricerche del veronese Roberto Zamboni è stato stilato l'elenco dei caduti ed i luoghi di sepoltura. Chi ha voluto o vuole – dopo che è stata cambiata la legge che lo impediva – ha potuto e può riportare a casa i propri cari, a proprie spese. I primi tempi arrivavano stivati con i bagagli.

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