SI INDAGA SUL TRENO DERAGLIATO

Ida Maddalena Milanesi, 61 anni, di Caravaggio, neurologa al «Besta» di Milano, Pierangela Tadini, 50, di Misano Gera d’Adda, impiegata alla clinica San Giuseppe di Milano, e Giuseppina Pirri, 38, di Capralba, impiegata a Sesto San Giovanni. Tre pendolari, come la maggior parte dei 350 passeggeri del regionale di Trenord numero 10452, partito alle 5,33 dalla stazione di Cremona e che sarebbe dovuto arrivare alle 7,24 a Milano Porta Garibaldi, dopo aver fatto tappa in altre 12 stazioni. Ieri però il treno non ha fatto in tempo a effettuare le ultime due fermate prima del capolinea. Alle 6,57, al confine tra Pioltello e Segrate, l’incidente, la cui dinamica è stata raccontata per come l’hanno vissuta le decine di passeggeri che si sono salvate. Prima un boato improvviso, «come se fosse stato investito qualcosa», poi il treno che comincia a tremare, le scintille fuori dal finestrino e, infine, il deragliamento, con i passeggeri che vengono sbalzati e finiscono gli uni contro gli altri. Dei sei vagoni del regionale, i due centrali si accartocciano tra loro mentre il convoglio frena, andando a demolire alcuni pali e parte della linea elettrica aerea. Le vittime sono proprio sulla terza carrozza e per loro non ci sarà nulla da fare. Tutt’intorno, all’improvviso, è l’inferno: lamiere, grida e sangue. Il bilancio è pesante: oltre alle tre donne morte, 46 persone rimangono ferite, cinque delle quali vengono ricoverate negli ospedali milanesi in codice rosso, otto in giallo e 33 in verde. Altre decine di passeggeri vengono visitati sul posto dal personale del 118. Le immagini di una telecamera di sorveglianza della stazione di Pioltello che inquadrano il treno che passa lasciando una scia di scintille e un uomo, in attesa sulla banchina, che si allontana spaventato. Un pezzo di rotaia, lungo 23 centimetri, trovato a una ventina di metri di distanza dal «punto zero», così ribattezzato dagli inquirenti, dal quale si è staccato. Sono questi alcuni degli elementi dell’inchiesta della Procura di Milano sull’incidente di Pilotello. Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, dopo un sopralluogo e una riunione in prefettura, ha annunciato una commissione ministeriale d’inchiesta. «Il sistema ferroviario italiano è certamente uno dei più sicuri al mondo, vogliamo la verità, è inaccettabile morire mentre si va al lavoro».

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