ATTI OSCENI, ESTORSIONE E DROGA

Non era la prima volta che veniva sorpreso a praticare atti osceni in luogo pubblico e per questo era già stato arrestato. Purtroppo però il lupo perde il pelo ma non il vizio e di nuovo, un 65enne di Costa Volpino, ha ricominciato ad aggirarsi nei luoghi più frequentati dai ragazzini, ma la sua presenza non è certo passata inosservata. I cittadini di Pisogne, che lo hanno notato praticare comportamenti osceni nei pressi del Centro Commerciale, hanno subito segnalato la cosa ai carabinieri della stazione di Pisogne che sono intervenuti martedì, arrestandolo dopo averlo osservato e sorpreso praticare atti di autoerotismo sulla strada nei pressi del centro. Alla vista dei militari però il 65enne si è dato alla fuga, salendo sulla sua auto parcheggiata lì vicino e cercando persino di investire i militari. L'arresto è stato convalidato e l'AU ha disposto lobbligo di presentarsi presso la Stazione Carabinieri di Costa Volpino. Un altro arresto è stato portato a termine sempre dalla compagnia di Breno nelle ultime ore. Si tratta di un 23enne romeno residente a Darfo, finito in manette per estorsione. Il giovane avrebbe prestato del denaro ad un 50enne italiano residente nell'Alto Sebino bergamasco, e in cambio avrebbe preteso la restituzione della somma con un tasso di interesse superiore al 240% e avrebbe minacciato pesantemente il 50enne, anche con l'aiuto di alcuni complici. L'uomo si è però rivolto alle forze dell'ordine e i carabinieri di Darfo Boario Terme sono intervenuti, bloccando il 23ennne romeno trovato con documenti e materiale, prova dell'estorsione. Sempre i carabinieri di Darfo hanno infine identificato e denunciato una ragazza di 17 anni, di nazionalità indiana residente in provincia di Bergamo accusata di essere uno dei fornitori di marijuana e hashish in una scuola superiore di Darfo. I carabinieri, dopo avere colto la giovane in flagranza di reato, essendo minorenne, hanno informato i genitori. La giovane è stata segnalata al Tribunale dei Minori che ha disposto l'affidamento in una comunità di recupero. L'indagine, che era cominciata almeno quattro mesi fa, aveva portato i Carabinieri a fermare e interrogare numerosi ragazzi sorpresi a fumare spinelli all'esterno della scuola, oppure lungo il tragitto che dalla scuola porta alla fermata dei bus e, dopo gli interrogatori, i militari sono riusciti a ricostruire la catena del mini spaccio che, a sorpresa, ha portato proprio alla giovane indiana. I controlli continueranno nei pressi di tutti gli istituti superiori della zona.

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