NUOVA “CASA” AI CARABINIERI DI CLUSONE

Lo studio di fattibilità predisposto dall’architetto Domenico Egizi di Bergamo, relativo alla nuova caserma dei carabinieri di Clusone ha ricevuto nei giorni scorsi l’ok definitivo del comando della Legione Carabinieri Lombardia, un consenso richiesto dalla Regione per potersi esprimere sul finanziamento ritenuto da tutti i sindaci seriani «indispensabile» per poter realizzare l’opera da oltre 2 milioni e 700 mila euro. Con la chiusura della 10ª legislatura lombarda,, e le elezioni del 4 marzo, “il progetto verrà presentato ai nuovi eletti a Milano” spiega il presidente della Comunità montana valle Seriana, Danilo Cominelli. L' intervento consiste nella riorganizzazione degli spazi interni della palazzina di via Sant’Alessandro ad uso uffici, anche la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica dove saranno collocati quattro appartamenti per i militari. Previsto anche un secondo nuovo fabbricato a ridosso del capannone esistente: sarà unito all’edificio dove ora si trovano gli uffici comunitari attraverso un corpo di fabbrica di un solo piano, dove troveranno posto una sala mensa con spazio ritrovo da 65 metri quadrati. “Tutti i sindaci che fanno capo all’ente hanno sposato l’idea lanciata dal sindaco di Clusone, Paolo Olini, e il progetto approvato dall’Arma ci pare molto soddisfacente”, aggiunge il presidente Cominelli. “Ora si tratterà di trovare i fondi, a partire da quelli regionali”, e quindi sottoscrivere l’accordo di programma con Comune di Clusone quale ente capofila della Stazione, Regione, le Comunità montane dei Laghi e di Scalve il cui territorio è competenza della Compagnia, per definire nel dettaglio le modalità operative dell’intervento. Quanto alla nuova sistemazione degli uffici della Comunità montana, su questo si è trovata la quadra proprio nell’ultima assemblea, con il consenso sull’ipotesi di traslocare - «non prima del 2019» è la stima di Cominelli - nell’ex Tribunale e nel Palazzo di vetro in via Ingegner Balduzzi, immobile quest’ultimo che dispone tra l’altro, nelle vicinanze, di un magazzino dove troverebbe la sua giusta collocazione la Protezione civile.

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