REGIONALI, FONTANA STRAVINCE

Attilio Fontana non vince ma stravince, forte del vento in poppa della Lega, le elezioni regionali. Con più el 49% dei voti è il nuovo presidente di Regione Lombardia. Distaccato di quasi 20 punti, a causa della frana caduta invece sul PD, Giorgio Gori che si ferma sotto il 30%. A fare la differenza alle regionali così come alle politiche, è stato il partito di Matteo Salvini, mai così forte, passato a livello nazionale dal 4 al 17% circa e a livello regionale dal 12% circa del 2013 al 30% circa. Forza Italia si ferma al 14% e perde qualche punto percentuale rispetto alle scorse elezioni, sulla scia del crollo assai più consistente registrato a livello nazionale. In provincia di Brescia e di Bergamo il partito di Berlusconi da tempo è infatti secondo al partito alleato ed è quindi la Lega il primo partito. Se a livello nazionale per la prima volta si avrà un centro destra a maggiore trazione leghista e nazionalista, a livello regionale il voto permette di continuare in pieno il lavoro iniziato da Roberto Maroni verso l'autonomia. In provincia di Brescia e di Bergamo infatti Fontana arriva addirittura al 54% e a distaccare Gori di quasi 30 punti e la Lega arriva a superare il 34%. Dalla parte del centro sinistra, la sconfitta di Gori invece si deve al crollo del PD passato a livello nazionale dal 25% delle scorse politiche al 18% e in Regione Lombardia al 19% circa. Il voto regionale rispecchia in pieno quello nazionale anche per quanto riguarda l'avanzata del Movimento 5 Stelle, più forte al sud rispetto che al nord ma che comunque in Regione Lombardia con il candidato Dario Violi, passa dal 14 al 17% circa dei voti. Nella coalizione di centrodestra supera la soglia di sbarramento Fratelli d'Italia, arriva per un pelo al 3% la lista Gori Presidente che in provincia di Brescia e di Bergamo va un po' meglio che a livello nazionale, mentre per tutte le altre liste civiche a sostegno di Fontana o di Gori, non c'è stata partita, nessuno entra in consiglio regionale.

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