IL RITO DELLA “TOLA”

Una tradizione divenuta rito della Settimana Santa. Lo sa bene “la voce” che da più di 30anni, dall' alto del campanile della Basilica di Gandino annuciava le funzioni religiose, sostituendosi alle campane legate in attesa della Resurrezione.La caratteristica voce di Emanuele Bertocchi, sostituita da quella del giovane “urlatore” Fulvio Masinari, accompagnata dall' inconfondibile suono della “Tola”, una tavoletta in legno di noce cui sono fissati quattro battenti di ferro, richiamava i fedeli alle funzioni. Si! Richiamava, perchè se è vero che motivi di salute hanno costretto Emanuele al palo, è altrettanto vero che il cuore non ha fermato il suo entusiasmo nel salire i 200 gradini che portano sulla sommità della torre campanaria, non più come urlatore, ma come “battitore”. Una tradizione quella della “Tola” che a Gandino si ripresenta ogni anno grazie all' impegno di Emanuele, Fulvio e Celestino Caccia , disposti a salire, in cima al campanile, più volte nell' arco della giornata.

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