DARFO E REZZATO IN EQUILIBRIO

Darfo Boario vs Rezzato 0-0 (35a giornata di Serie D, girone B) Tutto diverso rispetto all’andata, nessun risultato pirotecnico, ma tanto agonismo in campo per il tanto atteso big match tra Darfo e Rezzato. Una gara terminata 0-0, ma che non ha deluso le aspettative, almeno per quanto riguarda la qualità del gioco. I neroverdi si sono infatti lasciati alle spalle le grigie prestazioni delle scorse gare, sfoderando un’intensità che mancava da qualche settimana. Il carattere, però, non è bastato: i neroverdi, in 10 per tutta la seconda frazione, si devono accontentare del pari contro la corazzata del girone, favorendo così l’avvicinamento della Virtus, ora a -1. Per la cronaca: nel team di Filippini assenti Coly e Bertazzoli, mentre Del Prato è costretto a rinunciare ancora a Savoini, ma in compenso ritrova in panchina Ademi dopo 8 mesi di stop. Pronti, via e sono subito gli ospiti a farsi vedere in avanti: tiro a scendere di Ruffini direttamente dalla sinistra, con Rdifi che osserva il pallone finire alto, ma non di molto. La gara è fin da subito accesa e ricca di capovolgimenti di fronte. Al 12’ rapida discesa di Zanardini sulla sinistra, con il capitano che giunto al vertice dell’area fa partire un rasoterra a girare. Lancetti si distende e ci arriva, con la difesa pronta a liberare. Due minuti più tardi la bordata improvvisa da fuori area di Sodinha impegna Rdifi, che di riflesso si allunga spedendo la sfera in corner. Al minuto 26 l’ex Brescia libera invece Giorgino al tiro, ma la staffilata del compagno dalla distanza termina alta sopra la traversa. Poco dopo arriva la risposta dei neroverdi: traversone di Muchetti dalla destra, Zanardini arriva a rimorchio, impatta però male e la manda sul fondo. Ritmo e grinta per il capitano, assoluto protagonista delle incursioni offensive del Darfo per tutto l’arco del match. Al 33’ grosso rischio, invece, per il Darfo, quando l’incertezza di Bakayoko rischia di liberare al tiro Mair, ma per fortuna l’avversario non ne approfitta e spazza via la difesa. Al 35’ primo crocevia della gara quando Muchetti viene ammonito in seguito a un fallo, un cartellino che costerà caro al numero 8, perché al rientro in campo, subito dopo il via dei secondi 45 minuti, un intervento scomposto sul neo entrato Caridi gli vale la seconda ammonizione e l’inevitabile cartellino rosso. Darfo, quindi, costretto in 10 per tutta la ripresa, un handicap che si pensava potesse affossare il Darfo, ma non è così. Anzi, i neroverdi tirano fuori tutte le energie, pressano alto il Rezzato e impensieriscono più volte la retroguardia degli ospiti. Prima il colpo di testa di Lucenti termina alto di poco, poi il tiro del subentrato Forlani dai 25 metri manca lo specchio della porta. Ecco, però, al 15’ il secondo episodio della gara. Piovono, infatti, le proteste del Darfo per un mani in area di Tissone. Il direttore di gara ignora l’accaduto e lascia proseguire, per poi essere costretto a giustificarsi prima con Del Prato, poi con Filippini. La partita prosegue con il Rezzato in cerca del sorpasso: prima ci prova Mecca con una conclusione dal fondo deviata in corner, poi lo stesso classe ’99 mette dentro una sciabolata, colpo di testa di Ruopolo sul secondo palo e salvataggio di Rdifi. Sul derivato corner altra incornata del n. 28 che termina alta veramente di pochissimo. Questa è l’ultima occasione di una gara emozionante, dove dopo un paio di partite sottotono, il Darfo è tornato a giocare come sa. Una prestazione che, purtroppo, non regala nulla a una classifica complicata dal successo della Virtus. Ora che mancano tre gare alla fine, per ottenere i playoff bisogna stringere i denti.

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