LA VIRTUS FERMA IL DARFO
È stata una domenica di luci ed ombre ad Alzano Lombardo. Sotto i riflettori una Virtus che chiude col botto una settimana perfetta: tre vittorie in tre partite, l’ultima proprio contro il Darfo rivelazione del campionato. E se da una parte tutto brilla, dall’altra un po’ meno. Perché ai camuni sono bastate, invece, due partite storte per vanificare quanto di buono fatto all’inizio del nuovo anno: vetta persa e doppia beffa con il sorpasso del Rezzato e l’aggancio del Pontisola. In terra bergamasca Del Prato si porta Muchetti, sceglie il 99’ Rdifi per far quadrare i conti, ma è costretto a rinunciare a Galelli, Savoini e Rizzi. Tante assenze anche per Madonna che senza Gomis, Calì e Pllumbaj, conferma l’11 vincente contro Levico e Ciliverghe. Una formazione, tra l’altro, che con il nuovo 4-3-1-2 e l’onnipresente Monni in avanti, sembra aver trovato finalmente la sua dimensione chiave. Pronti, via ed è infatti subito Virtus, subito Simone Monni. 6° minuto: palla dentro, il rimbalzo trae in inganno la difesa ed ecco che l’appoggio morbido del 9 si stampa sopra la traversa. Brividi in casa Darfo, che sul ribaltamento di fronte replica alla grande: Spampatti si porta a spasso la difesa e va a concludere, ma il suo diagonale finisce fuori di un soffio. Al 10’ altra chance per i padroni di casa: sponda di Riva in direzione Probo che dal limite calcia al volo. Pallone a lato, ma non di molto. Tre minuti dopo ancora i rossi indiavolati con Espinal, che si fa la fascia, rientra e va a concludere, ma il suo tiro a tagliare termina sul fondo. Proprio la posizione dell’ex atalantino è una delle chiavi di lettura delle ultime prestazioni degli orobici: da quando il dominicano è tornato in mediana, nel ruolo a lui più congeniale, la Virtus ne ha guadagnato in ritmo, equilibrio e imprevedibilità. Al 24’, tuttavia, la chance di andare in vantaggio capita al Darfo: Muchetti mette un rasoterra filtrante, Nibali tutto solo colpisce, ma Colleoni dice no. Strepitoso salvataggio e palla in angolo. Grossa occasione sprecata per i neroverdi, come quelle capitano in poco meno di tre minuti tra i piedi di Monni, che prima anticipa Rdifi, ma non fa i conti con il salvataggio di Bakayoko, poi da due passi calcia invece addosso al giovane portiere ospite. Al 34’ torre di Spampatti per la conclusione al volo di Vaglio, ma nulla di fatto, mentre tre giri di lancette dopo Espinal manca di poco l’appuntamento sul pallone tagliato di Germani. Squadre negli spogliatoi sullo 0-0 e secondo tempo, in quanto ad occasioni, sicuramente meno emozionante del primo, ma tuttavia da qui passano i gol. 25’: Alborghetti semina la retroguardia camuna, appoggia per Germani che a sua volta incrocia e centra in pieno il legno, ma la palla torna in campo proprio dove c’è Simone Monni pronto ad insaccare. Secondo centro per il n. 9 con la maglia della Virtus, ancora una volta presente, ancora una volta decisivo. Il Darfo non è lo stesso della settimana scorsa, Panatti, a mezzo servizio causa influenza, non brilla. E lo stesso vale per Spampatti, che tre minuti si mangia addirittura il gol del pari. Alborghetti, sbaglia il rinvio, il n. 9 dei camuni arriva in corsa, ma incespica e manda incredibilmente il pallone fuori. Gol sbagliato, gol subito. 40’: altro errore difensivo, stavolta dei neroverdi, Germani soffia palla a Bakayoko e si invola verso la porta, fulminando Rdifi in uscita. 2-0 Virtus e secondo centro in stagione anche per il capitano, che torna finalmente a gonfiare la rete dopo il derby contro lo Scanzorosciate. Ad Alzano finisce così: grande vittoria per gli orobici che, nonostante l’assenza di alcuni uomini chiave, chiudono in bellezza una sette giorni da leoni. Rimandati, invece, i neroverdi. Per loro è la seconda sconfitta consecutiva contro una bergamasca: insomma, un tantino di apprensione quando si legge Caravaggio sul calendario, non manca.
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