TERZA SCONFITTA PER IL DARFO

Doveva essere la partita del riscatto, il ritorno alla vittoria dopo due incidenti di percorso. Invece per il Darfo è stata l’ennesima domenica da incubo: terzo k.o. di fila, vetta che si allontana e rivali che guadagnano terreno. Persino il Caravaggio dell’ex tecnico Bolis, squadra di mezza classifica e senza troppe pretese, è riuscito nell’impresa di sbancare il Comunale, a conferma che in casa neroverde qualche meccanismo dev’essersi per forza inceppato. All’inizio del match, inconvenienti a parte, le premesse erano buone: l’11 di Del Prato era tornato a essere quello tipo con i rientri di Galelli e Petrisor, anche se l’assenza all’ultimo di Savoini, con Mondini adattato centrale difensivo, gettava qualche apprensione. Dall’altra parte una squadra solida e dal baricentro alto, guidata da altri due ex: Edoardo Tognazzi tra i pali e Nicolò Crotti in avanti, con l’esperto Joelson relegato invece in panchina. Pronti, via ed ecco subito il Darfo padrone del campo e proiettato in avanti in cerca del gol. Sesto minuto, ci prova Galelli dal limite, ma la sua conclusione termina alta. Al 9’ tocca invece a Forlani: azione fotocopia e staffilata del n. 11 che si perde di poco a lato. Cinque minuti più tardi una punizione calciata bene da Panatti mette i brividi a Tognazzi: destro a giro e palla che sfiora l’incrocio. Qualche secondo posto sul fronte opposto si fa vedere invece il Caravaggio: buon controllo di Crotti che serve fuori area Zanola, tiro debole e sfera che termina sul fondo. I padroni di casa dominano in lungo e in largo, fanno del possesso palla la loro arma migliore, ma senza trovare il varco giusto per scardinare la difesa avversaria. L’occasione più netta, forse, al 34’, quando Spampatti addomestica bene un pallone all’interno dell’area, si gira e appoggia verso Panatti che, in corsa, spreca calciando a lato. Si chiude così un primo tempo scialbo e con pochi spunti, sul parziale di 0-0. Per sbloccare la partita serve più determinazione, qualità che nel secondo tempo non manca certo al Darfo. I neroverdi partono infatti in quarta chiudendo gli ospiti nella propria metà campo. Dopo qualche minuto c’è subito il tentativo di Panatti, ma il brianzolo deve ancora aggiustare la mira, poi il n. 4 ci riprova e stavolta tocca a Tognazzi distendersi e mandare in angolo. Dalla bandierina il pallone viene catapultato in mezzo, dove Zanardini schiaccia però troppo il pallone. Facile la parata dell’estremo difensore. Al 18’ si mette invece in mostra Petrisor: staffilata di Cornelli e allungo decisivo del n. 1 di casa. Il risultato non si sblocca, Del Prato prova quindi a mischiare le carte in tavola. Prima spazio a Vaglio per Spampatti, poi, al 24’, al doppio cambio Nibali-Cruz al posto del duo Galelli-Forlani. La porta ospite sembra stregata, un mantra che si ripete anche al 34’: cross del subentrato Vaglio e incornata di Lucenti a botta sicura fuori veramente di pochissimo. Sugli spalti la sensazione è che il match possa finire con una beffa e così, inevitabilmente, accade: minuto 40, punizione generosa concessa dal direttore di gara, per il Caravaggio va proprio Crotti dal vertice laterale sinistro. Amnesia difensiva dei neroverdi, con Ghidini libero di schiacciare sul secondo palo. Petrisor battuto e ospiti che trovano l’immeritato vantaggio. Un Del Prato incredulo viene anche espulso in seguito a delle papabili proteste, per poi tentare il tutto per tutto: dentro anche Lauricella e fuori Zanardini, Il risultato, però, non cambia, il salvataggio di Tognazzi allo scadere sulla spizzata di Panatti è la piena conferma di una giornata no. Il Darfo esce dal campo con il terzo k.o. consecutivo e tanti interrogativi. Fra questi una condizione non brillante da recuperare al più presto, perché già domenica, nell’infuocato derby in casa del Lumezzane, reagire è d’obbligo.

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